GROTTOLE (castello feudale)

CENNI STORICI

Posto sulla collinetta della Motta, distaccata dal centro abitato. Si vuole edificato nell'851 dal principe longobardo Sichinolfo di Salerno. Presenta una torre centrale, a base quadrata, e numerosi ambienti attigui che formano il corpo vero e proprio del palazzo. Agli inizi dell'Ottocento, prima cioè del cambio di destinazione d'uso dell'immobile, la struttura era composta da 13 vani soprani, 6 sottani, la stalla e la cantina. Di grande pregio è un grande camino, posto in prossimità della torre, abbellito di stucchi.

Ben visibile è il torrione con una finestra che affaccia sul paese. Proprio da questa finestra nelle notti di luna piena nei mesi di aprile e giugno appare il fantasma di Abufina, una bellissima ragazza morta per amore. Abufina era la figlia del feudatario, bellissima, intelligente ed innamorata di Selepino, figlio di un povero mugnaio. Ma il fratello della bella principessa, venuto a scoprire del loro amore segreto, decise di spedire il povero Selepino a combattere in terre lontane. Una sera, mentre ricamava alla finestra, la bella vide un cavallo che correva verso di lei con un plico in groppa. Il plico conteneva il seguente messaggio: Vieni, Abufina, vieni da me; io che uccido i nemici, me l'amore mi uccide; vieni, Abufina, vieni da me: insieme con te al castello di Grottole sol tornerò; fa presto, fa presto. Abufina, accecata dall'amore, non esitò a partire, nonostante la piena del fiume.

Giunta al Basento, però, il suo cavallo, impaurito dalla forza del fiume e distratto dal luccichio delle pietre, inciampò facendo cadere la bella principessa nel Basento, che annegò. Da allora la sagoma di Abufina non solo compare dalla finestra del castello ma lo stesso fiume Basento durante le notti di luna piena di marzo e giugno pare sussurrare il nome della dama, pentito di aver distratto il cavallo e di aver fatto annegare la bella Abufina.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

IX sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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