Gradisca d’Isonzo (castello)

CENNI STORICI

«L'origine del Castello si fa risalire agli anni attorno al 1480, allorché il Senato Veneto deliberò «[...] che sopra el monte che è in la terra vicino a lisonzio far si bebba per esser luogo alto e signorizzar, una Rocha ne la qual sia facta lastantia et habitation del Rector nostro, et sotto dicta habitation sia facto in volto, luogo de tegnir le munition et victuarie necessarie [...]». Il nostro territorio uscì allora da anni di scorrerie turche, che avevano seminato panico e distruzione. Fu così necessario creare o fortificare i baluardi di difesa dei possedimenti veneti, e in questo contesto si inserì anche l'innalzamento della cinta muraria della cittadina oltre alle prime costruzioni del castello, che furono gli edifici denominati Palazzo del Capitano in origine a due soli piani, ed Antico Arsenale Veneto. Nel 1511 Gradisca fu conquistata ed annessa all'Impero d'Austria, sotto il cui ambito territoriale rimase fino all'annessione all'Italia, tranne un brevissimo intermezzo francese durante le guerre napoleoniche. Tra il 1521 ed il 1572 si realizzarono poi le mura di cinta della fortezza, con l'unica porta d'accesso preceduta da ponte levatoio sul fossato scavato attorno al colle. Nel 1784 la situazione attestata vede il castello adibito a caserma. Furono per l'occasione costruiti nuovi edifici - una caserma sul lato nord del complesso ed una alla sinistra dell'ingresso denominata La Longa - il Palazzo del Capitano fu innalzato di due piani ed esisteva pure il nucleo originario della Chiesetta intitolata a S. Giuseppe. Dopo il Congresso di Vienna il castello divenne stabilimento di pena austriaco, ed in questa occasione al Palazzo del Capitano si addossò prima un corpo di fabbrica per ottenere delle camere di lavoro per i detenuti e quindi, nel 1835, un ulteriore volume, confrontabile in dimensioni con quello già esistente. Nel 1846 i documenti in possesso dimostrano la realizzazione dell'ingrandimento della Cappella dell'Ergastolo di Gradisca e di altri piccoli volumi. Successivamente, in data imprecisata, furono realizzati gli altri due edifici alla destra dell'ingresso. Nel 1924 si smobilitò il carcere ed iniziarono i lavori di adattamento del complesso a caserma, che rimase operativa fino alla fine della seconda guerra mondiale, dopodiché il castello fu in gran parte abitato dalle famiglie di ufficiali e sottufficiali dell'Esercito. Attualmente il castello è di proprietà del Demanio ma abbandonato a se stesso dal 1984».

Bibliografia e Sitografia

http://www.castello-gradisca.htmlplanet.com/

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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