CENNI STORICI
«Un tempo Gradara aveva una sola porta di accesso, da cui ora entrano i turisti. La porta era dotata di un ponte levatoio con il relativo fossato. Se osserviamo dall’esterno la torre che sovrasta l’ingresso sono ancora visibili le due feritoie laterali, tramite cui veniva abbassato e alzato il ponte levatoio. In epoche successive il fossato fu ricoperto e creata la rampa che conduce all’entrata dove fu collocata una porta. L’apertura e chiusura era regolata da una persona preposta a questo, nel periodo in cui Gradara faceva parte dello Stato Pontificio. Se osserviamo le due mezze porte in pesante legno notiamo nella parte alta di esse la data di costruzione (1697), ed il nome dell’artigiano che le ha fabbricate inciso sul legno. Oltre la porta una bella via in salita e lastricata con pietre conduce all’entrata del Castello. La torre che sovrasta il menzionato ingresso è dotata di due orologi, uno esterno al paese ed il secondo internamente al medesimo, quindi la cella campanaria che scandisce il passare del tempo. La porta di accesso al Castello: Porta Natale. Dopo aver oltrepassato la porta principale, al termine della strada lastricata, arriviamo alla seconda porta. Anche questa era munita di ponte levatoio, il suo scopo era di separare il borgo dal Castello. Dopo la 2° porta abbiamo una piccola piazzetta chiamata “piazzale Alberta” con la chiesa dedicata a San Giovanni Battista. Da vedere al suo interno il Cristo in croce con tre espressioni facciali. Da questo piazzale si accede alla biglietteria per visitare il Castello di Gradara. Porta Nuova. Così chiamata perché fu aperta molto tempo dopo la costruzione delle mura, serviva a rendere maggiormente fruibile l’antico borgo da parte delle persone. Da questa porta si a una bellissima vista sulla costa Romagnola. All’interno della menzionata porta sono rimasti due piccoli cardini in ferro, non originali del manufatto ma rimasti dopo le riprese di un film del regista Roberto Rossellini, nel 1961 intitolato “Vanina Vanini”. Appena varcata la porta principale, è possibile salire sulle mura (ingresso a pagamento), merita di farlo perché dall’alto si a una bella visuale sul borgo e castello di Gradara. Saliti sulla torre che sovrasta la porta, si esce sul camminamento che conduce a una seconda torre. Questo è il punto più alto che si raggiunge durante tutto il percorso non molto lungo ma suggestivo. Sulla sommità della menzionata torre (le ultime rampe di scale sono in legno) si ha una bella visuale sulla riviera Romagnola. In lontananza ma in modo distinto riconosciamo la Repubblica di San Marino ecc. Discesi dalla torre riprendiamo il camminamento sulle mura transitando per una terza torre e la porta aperta in tempi successivi all’ingresso principale, da qui c’è una bella panoramica sulla vicina costa e il castello che sovrasta il borgo di Gradara, poche decine di metri e il giro delle mura termina».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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