CENNI STORICI
«Le mura di Gradara si sviluppano per una lunghezza di circa 800 metri. Sono rafforzate a distanze regolari da quattordici torri quadrate la cui parte interna è aperta verso il borgo fortificato. Solo quella sovrastante la porta principale, un tempo dotata di ponte levatoio è una torre priva dell’apertura verso l’interno del paese. Percorrendo i Camminamenti di Ronda, il cui ingresso è a lato della porta principale, è possibile osservare a capire meglio com’è strutturata Gradara. Dall’alto delle mura si ammira lo splendido panorama collinare dell’entroterra marchigiano, nelle giornate limpide si vede la Repubblica di San Marino con il poderoso monte Titano, e un grande tratto della costa adriatica. Percorrendo il primo tratto dei camminamenti si vede la rocca di Monteluro, dove rimangono pochi resti di un insediamento castellano. Nei pressi del menzionato borgo si svolsero due significative battaglie: era il 20 giugno 1271 quando Guido da Montefeltro guidò l’assalto contro i Malatesta signori di Verucchio. L’altra battaglia ebbe luogo l’8 novembre 1443: l’esercito guidato da Niccolò Piccinino e Federico da Montefeltro è sconfitto da quello di Francesco Sforza con l’aiuto di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Il percorso sulle mura termina nei pressi di un grande bastione poligonale. Fu costruito per resistere alle nuove armi da fuoco quali le bombarde che resero inadeguate le precedenti fortificazioni del Castello. Discesi dalle alte mura, si può proseguire la visita di Gradara alla possente Rocca: un edificio che ricorda storie di guerre...ma anche le passioni di due amanti famosi (Paolo e Francesca), menzionati da Dante nella Divina Commedia».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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