CENNI STORICI
Le prime testimonianze storiche risalgono ai primi anni dell’XI secolo, quando il paese faceva parte del contado di Tancredi d’Altavilla. Un documento datato 1070 fa riferimento al castello Gurgulio e al monastero dell’Abbate Niso o Santa Reparata, che successivamente fu donato dal conte Umfredo all’abbazia di Montescaglioso insieme a Santa Maria di Abbate Lupo, a Santa Maria di Acina e ai relativi patrimoni fondiari. Testimonianze di questa fase sono i resti della Fiumara di Gorgoglione noti come “Grotta dell’eremita”. Nel 1160 Gorgoglione era nelle mani di Patrizio, che aveva sposato la vedova di Alberto di Gorgoglione, un omonimo del quale, appartenente alla stessa famiglia e signore di Acquaviva in Puglia, aveva fatto costruire la chiesa del paese. Nel 1175 Roberto Brizio occupò le terre che Umfredo aveva donato all’abbazia, dando inizio a una disputa che venne risolta in tribunale e che restituì i beni all’abate Alferio. Per mancanza di un feudatario divenne demanio regio nel 1240, mentre alla fine del XIII secolo apparteneva a Guglielmo della Marra. Da Eligio della Marra passò ad Antonio Carafa e poi a Donna Anna. Morto l’ultimo erede della famiglia, Nicola Carafa de Guzman, il feudo fu venduto agli Spinelli. Nel 1806, data in cui la feudalità venne ufficialmente abolita, era del marchese Fuscaldo, protagonista di diversi litigi con l’autorità cittadina, l’ “università”, che avevano come oggetto la proprietà di alcune terre demaniali. Nel 1857 il paese subì ingenti danni in conseguenza a un evento sismico, e nel 1973 una frana travolse molti edifici, incluso una colonia in grado di ospitare fino a cento bambini, in località Piano della Signoria. Il terremoto del 1980, ultimo in ordine di tempo per gli ingenti danni arrecati, ha rappresentato l’inizio dell’abbandono del centro storico, oggi così dibattuto. È facile immaginare, dunque, che delle antiche costruzioni oggi rimane ben poco. Dell’antico castello, delle torri e della porta rimane la piazza che fu del castello
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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