Goito (villa Giraffa)

CENNI STORICI

«Indicazioni viabilistiche. Si percorre la S.P. 236 fino a Goito.La villa è proprio sul ponte della Gloria. Descrizione. Si estende su una superficie di quasi 30000 m quadrati. La villa si suddivide in tre parti principali. la parte principale risale al XV secolo, ma successivamente è stata più volte rimaneggiata perdendo così le sue caratteristiche originali. Esistono anche elementi neogotici, come reminiscenze fancelliane, il tutto mescolato a elementi scenografici. La parete frontale presenta un graffito con una scena di caccia. Ampie finestre ad arco tondo, fumaioli in cotto e sasso, poggioli, pozzo con stemmi araldici, e una fontana ora non più presente. Il salone delle feste è uno degli ambienti più ricchi, con il suo camino in marmo con lo stemma araldico dei Perdomini. La sala dedicata a Mantova con la pianta affrescata e gli stemmi delle principali casate è un'altra sala interessante. All'interno della villa erano presenti affreschi giulieschi coperti all'arrivo dei Cappuccini, a cui la villa viene donata da Isabella d'Este,e cacciati da Napoleone nel XVIII secolo circa, che la trasforma in ospedale di guerra. Dopo Napoleone rimane senza padrone fino al 1828, quando viene comprata da Giovanni Fumagalli, che le da il nome di Giraffa ( forse in onore della tradizione dei Gonzaga di riempire i propri parchi con ogni genere di animali). Verso metà 800 è usata come locanda e una parte come scuola dal comune di Goito. Negli anni 20 diventa punto di incontro per gli artisti. Elementi del complesso: tre corpi di fabbrica e due fabbricati annessi La tenuta si presentava con: villa, chiesa, sacrestia, appartamento ospiti, armeria, dependance e stalla. Cronologia. 1400 poi passa ai Cappuccini, cacciati da Napoleone nel 1700. Dopo Napoleone rimane senza padrone fino al 1828, quando viene comprata da Giovanni Fumagalli, che le da il nome di Giraffa ( forse in onore della tradizione dei Gonzaga di riempire i propri parchi con ogni genere di animali). Verso metà 800 è usata come locanda e una parte come scuola dal comune di Goito. Negli anni 20 diventa punto di incontro per gli artisti. Nel 1935 passa ai Pontoglio di Salò. Dal 1940 è della famiglia Perdomini. Materiale e tecniche di costruzione: diversi. Ambito culturale. I troppi rimaneggiamenti rendono difficile la sua identificazione».

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Giraffa

Articoli di approfondimento

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XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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