Genova (Castelletto)

CENNI STORICI

«Il "Castelletum" è menzionato già nel X secolo. Dopo il XII secolo esso fu potenziato e trasformato in una cittadella fortificata a pianta quadrangolare, dalle robuste mura a scarpa, con quattro possenti torri ai vertici e un sistema di cortine merlate e bastioni, che scendeva alle pendici del colle. Nel tempo, il Castelletto fu sede del governatorato francese, del governo di Teodoro da Monferrato e infine degli Sforza: la fortezza fu varie volte assalita e distrutta dai Genovesi, che in essa vedevano il simbolo della dominazione straniera. La fortezza fu riedificata e ulteriormente potenziata verso la metà del Quattrocento dal doge Giano Fregoso, che ad essa restituì il suo ruolo di postazione dominante sulla città. Alla fine del Quattrocento la Francia impose il suo dominio sulla Repubblica, e il Castelletto tornò ad essere la residenza armata del crudele governatore Galeazzo di Salazar. L'insurrezione del 1507, volta a distruggere una volta ancora la fortezza, fu soffocata dall'esercito francese. Il popolo ebbe la sua rivincita nel 1528, riacquistando la libertà e abbattendo le possenti torri del Castelletto; due anni dopo ne fu deliberato il definitivo smantellamento. La riedificazione avvenne nel 1819, da parte del governo sabaudo, per tenere sotto controllo la popolazione riottosa contro l'amministrazione piemontese. La fortezza tornò dunque a rappresentare per i Genovesi il simbolo dell'occupazione straniera e, durante i moti del 1848, fu nuovamente abbattuta. Ne fu quindi deliberata la definitiva demolizione. Oggi Castelletto è uno dei quartieri più antichi e signorili di Genoa. Oltre alla panoramica spianata, molti sono gli edifici degni di menzione. In primo luogo il castello d’Albertis, che ospita il Museo delle Culture del Mondo. Notevoli sono anche il Castello Mackenzie, in stile Liberty, e Villa Piaggio, dimora storica trasformata in parco cittadino».

Bibliografia e Sitografia

http://guide.travelitalia.com/it/guide/genova/castelletto

Articoli di approfondimento

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XIX sec.

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