CENNI STORICI
«Palazzo Cattabeni. Cinquecentesco palazzo lungo la sinistra di corso Garibaldi detto anche del Monte di Pietà, la sua facciata è a bugnato con un portico a tre arcate e con tre alte finestre in pietra liscia. La famiglia Cattabeni originaria di Ferrara, si imparentò con i Seta-Rufo grazie al matrimonio del cavalier Flaminio ereditando così il sontuoso palazzo cinquecentesco. L'edificio fu interamente restaurato e consolidato dopo i danni subiti durante la guerra, racchiude una cappella decorata a raffaellesche e sale con soffitti lignei e cassettoni. Palazzo Comunale. Il palazzo fu opera di Filippo Terzi nel XVI secolo, la facciata a bugnato in arenaria e il portico a quattro arcate con alti pilastri, dopo un fregio in pietra liscia possiede un ordine di finestre a fronti triangolari. ... Palazzo Dedi. Si trova poco oltre palazzo Cattabeni, sulla destra di corso Garibaldi, edificato alla fine del XV secolo, la facciata è in bugnato piatto, con portico a tre arcate su robusti pilastri e finestre adornate da piccoli piastrini sormontate da trabeazione» - «Palazzo Comunale. Costruito fra il 1564 ed il 1571, è opera di Filippo Terzi, architetto del duca Guidubaldo II, i cui simboli araldici (l'ermellino, le tre mete, ecc.) si alternano con la torre che simboleggia Fossombrone nei piedistalli delle lesene che scandiscono la parte superiore della facciata. Dell'edificio originario resta integra solo la facciata in bugnato, con portico a quattro arcate intramezzate da un'apertura mediana di luce rettangolare, sopra la quale un'epigrafe ricorda il voto fatto dai forsempronesi per la nascita di Federico Ubaldo, figlio dell'ultimo duca di Urbino. Un cornicione dal forte aggetto costituisce la base d'appoggio per le ampie finestra coronate da un timpano triangolare, aperte tra il fitto bugnato del piano superiore. Sotto il portico si possono notare, sulla destra, le barre di ferro per la misura delle armi bianche da punta e da taglio ; sulla sinistra entro una nicchia, una copia della statua lignea dell'Immacolata, voluta dalla Comunità come ex voto dopo i disastrosi terremoti del 1703 e del 1781, dai quali Fossombrone non ebbe a subire particolari danni».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI