Forni di Sotto (ruderi del castello)

CENNI STORICI

«Forni di Sotto e Forni di Sopra hanno le stesse vicende storiche. In questi luoghi, abitati sin dall’epoca romana e anche prima, come testimoniano i reperti ritrovati, furono costruiti due castelli o fortilizi. Si ha notizia che nel 778 esisteva un castello di Forno nella Carnia, donato dal duca Tassilone di Baviera (o Masseglio), all’abate di Sesto con privilegi e possessi tra cui le miniere di ferro e di rame da cui si vuole sia derivato il nome della località. Nel 997 Forni di Sotto fu possesso del patriarca di Aquileia. Poi per secoli la storia tace finché nel 1254 il maniero di Forno insieme al monte venne infeudato Enrico di Mels e questi lo donò alcuni mesi dopo al patriarca di Aquileia Gregorio da Montelongo. La zona divenne così proprietà della Chiesa Aquileiese. Francesco di Leonardo di Socchieve nel 1299 o 1300 consegnò la sua parte del castello di Socchieve al Patriarca e ne ebbe in cambio il 20 novembre 1300 il castello di Forno. Dopo Francesco fu investito Gualtiero q. Ermanno di Nonta contro il quale si presentarono a protestare a Gemona il 18 maggio 1320, davanti al Patriarca Pagano i delegati di Forni di Sotto. Fu stabilito che Gualtiero non doveva molestare quelli di Forni, ma sentenziare secondo gli usi locali. Gualtiero avendo subito con questa sentenza una grande limitazione del suo potere pensò bene il 20 ottobre 1326 di cedere ogni suo diritto Ettore Savorgnan per 150 marche aquileiesi. Iniziò cosi il dominio feudale dei Savorgnan sull’alta Val Tagliamento. Nel 1361 Tristano e Francesco Savorgnan attestano al Patriarca Nicolò I di Lussemburgo di avere in feudo due castelli quello di Forni di Sopra e quello di Sotto con garrito, muta ed altri diritti. I Savorgnan mantennero il loro feudo per oltre cinque secoli tanto che furono detti per secoli Forni Savorgnani. Nel 1500 il maniero di Forni di Sopra, che si trovava in sommità del monte detto Cuel di Chiastelàt era già abbattuto e probabilmente lo era anche l’altro. I ruderi del castello di Forni di Sotto sono ancora visibili nel luogo detto tuttora Chiastelàt. All’inizio del sec. XIII risalgono le controversie tra Forni di Sotto e Forni di Sopra per la dipendenza ecclesiastica perché la chiesa matrice era la Pieve di Forni di Sotto sorta, come altre nel 778, staccandosi dalla scomparsa Pieve di S. Pietro sul Colle di Zucca (Invillino). La contesa venne definita nel 1512 quando fu regolata definitivamente assegnando a Forni di Sotto il titolo di pieve. Nella seconda guerra mondiale Forni di Sotto fu completamente incendiato e distrutto dai nazifascisti il 26 maggio 1944. Terminata la guerra venne completamente ricostruito».

Bibliografia e Sitografia

http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=1395,0,0,1,0,0

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PROVINCIA

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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