Fombio (castello Scotti)

CENNI STORICI

«Il castello Douglas Scotti, placidamente appollaiato su una delle numerose alture della zona un tempo argine dello scomparso lago Barili, sembra quasi vegliare sugli ultimi lembi meridionali della campagna lodigiana. La sua storia secolare è indissolubilmente legata alle vicende di Fombio e, anche se ora appare in uno stato di trascuratezza, in passato è stato il fulcro di vicende storiche rilevanti per l’intero Basso Lodigiano. Le sue origini risalgono al 1299: acquistato il feudo di Fombio, Alberto Maria Scotti Magno, signore di Piacenza, volle erigere un nuovo castello che sostituisse il preesistente, volgarmente noto come “Castellazzo” e posto nella parte più settentrionale del paese, in direzione di Codogno. Dal punto di vista architettonico l’edificio è caratterizzato da possenti mura in mattoni, con pianta ad “U” rivolta a mezzogiorno. Dei fossati e del ponte levatoio un tempo esistenti non restano che vaghe tracce, seppur sia possibile immaginarne le fattezze grazie a linee di demarcazione ancora presenti. Nel corso dei secoli il nucleo centrale del ‘300 ha subito numerosi rimaneggiamenti, sopratutto apportati nel XIX secolo, i più evidenti dei quali sono rappresentati dall'ampio porticato che si affaccia sul cortile d'onore e la veranda che collega le due ali del castello. Nelle sale interne, fra vari elementi architettonici, di particolare pregio è un soffitto a cassettoni lignei risalente al XV secolo nonché i locali di ingrasso al pian terreno ove ancora si conservano sui soffitti e su alcune pareti affreschi del XVII secolo. Teatro di numerose vicende belliche, agli inizi del '500 fu dato alle fiamme dai Landi, nel più ampio scenario delle battaglie tra guelfi, schieramento al quale appartenevano gli Scotti feudatari di Fombio, e ghibellini. Successivamente il castello divenne oggetto di contesa anche dei Trivulzio di Retegno, contrappostisi alla signoria fombiese degli Scotti.  Il castello è soprattutto noto per aver fatto da sfondo alla nota “battaglia di Fombio”. Tale scontro armato è ancora ricordato con accenti forse ingiustificatamente epici, tuttavia il combattimento che vide fronteggiarsi, nel paese e nelle sue immediate adiacenze, un’avanguardia di quattromila granatieri francesi al comando del generale Lannes ed un manipolo di austriaci è menzionato come evento-simbolo per il fortilizio fombiese: sciamati nel Lodigiano dopo aver superato il Po, i transalpini si trovarono ad affrontare un gruppo di austriaci al comando del generale Lipthay che, disperatamente, tentarono di arginare l’arrivo dell’esercito nemico. Penalizzati però da una difesa male organizzata e da un esiguo numero di effettivi, questi ultimi furono agevolmente messi in fuga dai soldati napoleonici, riparando nel vicino paese di Pizzighettone, mentre i Francesi riuscirono a raggiungere Codogno».

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_Douglas_Scotti

Articoli di approfondimento

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XX sec.

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