Fianello (fraz. di Montebuono, borgo fortificato, torre longobarda)

CENNI STORICI

Una volta entrati nel Borgo, attraverso l’unica Porta carraia, percorrendo Via Granieri in discesa, ci si porta direttamente in fondo al paese sino alla Porta Meridionale (detta “da piedi”), ad arco in pietra rosa dalle cave di Cottanello; pietra preziosa con la quale sono state costruite anche le colonne della basilica di S. Pietro a Roma. Ai lati dell’arco si notano ancora i fori dove veniva infilato il palo di chiusura della porta, che dava accesso all’esterno del Borgo attraverso un terreno scosceso, percorribile solo a piedi o con asini. Tale terreno, nei secoli, è pian piano franato; finché, sembra intorno al 1700, venne eretto l’attuale parapetto che chiude l’antica porta. ... Con le spalle alla porta meridionale, sulla destra, si apre la Piazzetta di porta da piedi sulla quale affaccia la vecchia Torre meridionale, occupata, alla fine del medioevo, da due appartamenti e da un frantoio (dismesso intorno agli anni 1960). Oggi ospita la “Taverna del Vecchio Frantoio” e accoglie una mostra permanente di reperti geologici ed archeologici e arredi ed utensili della civiltà contadina. ... Risalendo per Via Granieri, a metà strada, sulla sinistra, si possono ancora ammirare due antichi comignoli perfettamente conservati. Poco più avanti, sempre sulla sinistra, si potrà ammirare il Forno Monumentale, che risale al 1400, tutt’ora funzionante e che ospita anche la vecchia abitazione del fornaio, al secondo piano, accanto ad una stanza costruita sopra la cupola del forno. Il pavimento, in acciottolato, è emerso durante i lavori di restauro, perché era stato ricoperto con cemento. Continuando a salire per Via Granieri, si costeggia, a sinistra, l’imponente Palazzo Savelli-Orsini fino a giungere nella Piazza che ospita, oltre che la splendida facciata del Palazzo, con “fuga di archi” e balconcino a sbalzo; la chiesa di S. Giovanni Battista costruita dagli Orsini nel 1571 su di una preesistente chiesa d’impianto tardo romanico, accanto alla quale si erge la Torre pentagonale longobarda. I Longobardi introdussero in Italia la torre che, oltre ad essere un elemento di difesa o di avvistamento, aveva una funzione “cultuale”. I Longobardi, infatti, nella loro terra di origine erano dediti al culto della fertilità, che si esternava in pietre monolitiche infisse nel terreno, alte circa cinque metri (menhir), che rappresentavano il simbolo fallico, mentre la cripta (di origine celtica, introdotta in Italia dai Longobardi) rappresentava l’equivalente femminile del menhir. Sulla Piazza, inoltre, si affaccia un altro frantoio, con le macine in pietra ancora posizionate nel loro originario assetto. La Piazza, da una parte termina con un affaccio sulla campagna, mentre proseguendo dall’altra parte, verso l’uscita, a sinistra, si può visitare il locale della vecchia osteria che oggi ospita il Centro culturale “Il Cantinone” ... La Torre medievale longobarda, che prima era forse isolata ed aveva funzioni difensive e cultuali (dall’originario menhir), è un raro esemplare di torre pentagonale con volta a vela (sec. VII d. C).

Bibliografia e Sitografia

http://www.fianello.it/percorso_culturale_FIANELLO_in%20SABINA.pdf

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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