FERRARA (palazzo di Renata di Francia)

CENNI STORICI
Il palazzo deve il suo nome alla moglie del duca Ercole II, Renata, figlia del re francese Luigi XII. La principessa, di fede cattolica al momento del matrimonio con Ercole, nel corso della sua permanenza a Ferrara dette adito a pesanti sospetti di simpatizzare per il calvinismo.

Dopo essere stata costretta ad abiurare l'"eresia", volle vivere lontana dal centro politico e religioso cittadino e stabilì qui la propria residenza. Il palazzo nacque nel XV secolo come dimora della famiglia estense, l'architetto della primitiva struttura fu Pietro Benvenuto degli Ordini; in seguito intervenne anche il giovane Biagio Rossetti, ma il suo apporto non è più leggibile nella struttura attuale. Il piano nobile è ricco di saloni con soffitti affrescati, in particolar modo se ne segnalano quattro decorati a metà del ‘700 con scene mitologiche.

Retrostante l'edificio, esiste ancora il parco Pareschi, ora pubblico, circondato da alte mura, il cui accesso è situato in Corso Giovecca.

Bibliografia e Sitografia

https://www.ferraraterraeacqua.it/it/ferrara/scopri-il-territorio/arte-e-cultura/ville-dimore-teatri-storici/palazzo-di-renata-di-francia

https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/0800162564

 

Articoli di approfondimento

CITTÀ

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XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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