CENNI STORICI
Mentre Bibiana ha origini romane (fondata forse da un tal Bubius), di origini molto più antiche è la sua frazione di Famolasco (“asco” suffisso di origini liguri). Nel 1037 la prima carta in cui si trova il nome di “Famolasco” è un documento denominato Cartario di Cavour, per un atto segnato in “Ville Bibiana”. Nel 1064 “Adalasia, Magnifredi filia, Oddonis uxor” (la Marchesa Adelaide di Susa) donò all’ordine dei Benedettini (“Benedettini neri”, dall’abito nero che indossavano) dell’abbazia di Santa Maria Pinerolo, da lei stessa fondata, le terre di Famolasco. A quel tempo la fortificazione era solo una casa-torre, probabilmente edificata nel X secolo, di forma quadrilatera di circa 9 m di lato, con scarpa e muri spessi 2 m. Aveva quattro piani ed un pozzo. I Benedettini abitarono la torre fino al XIII secolo, quando infeudarono consignori di Famolasco i Rorenghi. Nel 1272 era già presente un ampliamento dell’edificio: la torre era stata inglobata in una costruzione di circa 9 x 13 m, di tre piani, con un ponte levatoio di cui restano ancor oggi i segni. L’originario quarto piano della torre resta come sottotetto. A questa costruzione venne addossata una torre quadrata sul lato sud. Sino al 1561 il castello fu baluardo contro i Valdesi, poi continuò la sua funzione difensiva in appoggio alla vicina Rocca di Cavour. Fu residenza della Famiglia Ferrero di Buriasco, Famolasco e Piobesi, della quale l’ultimo erede era noto col soprannome di Conte Codino. Modifiche di lieve entità vennero fatte, soprattutto nel cortile e negli edifici attorno al castello (stalle ecc.) nel XIX e XX secolo. Nel 1960, acquistato da privati, venne accuratamente ristrutturato ed adibito a Bed & Breakfast. Accanto al castello vi era la coeva chiesa dedicata a San Biagio, trasformata in stile barocco nel XIX secolo. Dell’edificio originario resta solo l’ingresso sul lato a monte, ora tamponato. L’edificio, posto in posizione panoramica, ha conservato le sue caratteristiche originali. Costruito in pietra, ha tre saloni in ciascuno dei tre piani, cui si accede con una scala a chiocciola all’interno della torre. Vi è un bel caminetto del ‘500. La torre quadrata presenta muratura in pietra sino ai beccatelli, con 54 feritoie. La parte aggettante è in mattoni pieni e presenta caditoie, cornice a dentelli sottogrondaia e quattro aperture ogivali da cui era possibile controllare a 360° il territorio circostante.
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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