FALERIA (ruderi di Castel Paterno)

CENNI STORICI

È situato sopra un colle tufaceo in una posizione dominante la valle del Treia alla confluenza del fosso della Mola e del fosso Stabia, in mezzo ad un fitto bosco. Attualmente la sua posizione risulta decentrata rispetto alla viabilità principale ma nell'antichità, questo promontorio isolato e particolarmente protetto, era considerato un importante roccaforte difensiva. Questo sito già abitato in epoca preromana rappresentava uno dei tanti pagi che costellavano il territorio dell'Agro Falisco, come dimostra la presenza di una modesta necropoli, le cui tombe a camera furono utilizzate come abitazioni rupestri nel Medioevo. Intorno all'anno mille l'importanza del sito aumentò, in quanto fu scelto come dimora temporanea dall'Imperatore Ottone III, che vi morì nel gennaio del 1002. Le poderose rovine sono inoltre una delle testimonianze del sistema difensivo della Tuscia immediatamente a Nord di Roma. Posto nel punto centrale della maglia difensiva intorno a Civita Castellana a poca distanza dalla via consolare Flaminia controllava questo accesso verso Roma. Sul pianoro tufaceo emergono, seminascoste dalla vegetazione, le rovine della costruzione principale del castello, che aveva una forma triangolare con il lato est di circa 70 metri mentre il lato nord ne misurava una sessantina. È tuttora sufficientemente conservata la grandiosa porta di accesso al castello.

Bibliografia e Sitografia

Le rovine di Castel Paterno di Faleria, | in Agro Falisco

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

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EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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