CENNI STORICI
«Ubicata in una pittoresca frazione di Maiori (SA) denominata Erchie, La Cerniola è una delle prime torri che s'incontrano lungo la costa da Salerno a Positano. Ha pianta quadrata con coronamento superiore di quattro caditoie. La sua edificazione si deve agli editti di don Pedro de Toledo (1532-33) e don Parfan d'Aragona (1564). Costruita in pietra calcarea locale con volte a botte, è una delle torri meglio conservate della costiera amalfitana, avendo mantenuto intatta la sua forma e volumetria originaria ed essendo stata sottoposta a molteplici accurati interventi di restauro che ne hanno preservato l'integrità e la struttura originali ripetutamente minacciate sia dallo scorrere dei secoli che da alcune forti mareggiate. Le più antiche notizie sulle torri costiere non sono anteriori al periodo svevo (inizio del XIII secolo) ma ciò, ovviamente, non significa necessariamente che mancassero fortificazioni prima di allora. Le prime informazioni della costruzione di torri lungo la costiera amalfitana sono di epoca angioina e precisamente risalgono al regno di Carlo I, Carlo II, di Roberto, della regina Giovanna I e Giovanna II. Dopo la sconfitta della flotta cristiana a Gerba, presso Tunisi (1535), e prima della battaglia di Lepanto (1576), il litorale era infestato dai Saraceni; tristemente famoso per le sue razzie era il terribile Barbarossa, ammiraglio della flotta di Solimano II. La cittadinanza, adunatasi nella piazza detta dell'Olmo, con atto pubblico stilato dal notaio Nicola Francese di Amalfi, in data 22 agosto 1545 deliberava di doversi provvedere con opportune fortificazioni alla sicurezza dei luoghi onde preservare le coste dalle invasioni e dai saccheggi. I frequenti attacchi dei pirati turchi alle coste meridionali attirarono l'attenzione dell'ímperatore Carlo V che diede ordine al viceré don Pedro di Toledo di provvedere alla difesa delle terre costiere mediante la costruzione di torri a forma cilindrica o quadrata con vedette e custodi. Dette fortificazioni furono costruite in prossimità delle spiaggette, per lo più su dirupi difficilmente accessibili. Dall'alto delle torri lo sguardo delle vedette poteva spaziare lontano all'orizzonte, cosicché i cittadini potessero essere avvertiti quanto prima del pericolo incombente. Nell'occasione gli adatti alle armi si preparavano alla difesa della costa mentre le donne e i fanciulli si rifugiavano sulle alture o nelle numerose grotte e anfratti di cui è ricca la costiera. Torre La Cerniola, dopo secoli di abbandono, venne acquistata nel dopoguerra da Alberto Accarino e da questi restaurata nell'estremo rispetto delle originarie strutture. Attuali proprietari e custodi dell'antica memoria di questo storico luogo, i suoi discendenti».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI