Divignano (castello)

CENNI STORICI
A testimonianza visibile di un passato largamente condizionato dalla presenza della proprietà signorile in Divignano è rimasto il castello: simbolo e documento nello stesso tempo di questi ultimi cinquecento anni di storia. Del castello, come succede del resto per quasi tutte le costruzioni consimili, non si hanno notizie dirette dell'epoca d'impianto, non si hanno notizie dirette dell'epoca d'impianto; dovrebbe risalire ad un periodo compreso fra la signoria di Filippo Borromeo (1454-64) e il 1489. La fortezza quadrata di Divignano, a ben osservarla lungo il lato nord, quello che si è conservato nelle sue originarie strutture del Quattrocento, determina un'impressione di solidarietà ed eleganza. Le due torri angolari, vaste e fortemente scarpate, sono rese più gentili dalle finestre ad arco acuto, incorniciate dal rosso cotto delle formelle decorate: i profili sporgenti di cinque grandi camini scandiscono l'alternanza delle sale, che ricevono la luce da altrettante finestre gotiche lungo tutto il braccio settentrionale. La sommità delle torri è decorata, proprio sotto il cammino di ronda, dal consueto motivo a dente di sega. Il complesso oggi visibile risulta come l'insieme di due diverse fasi costruttive, una verso nord di impianto originario e l'altra di ripristino. Il secondo intervento, settecentesco, che ha comportato l'abbattimento di tre lati della fortezza, non si è inserito nei livelli di altezza della prima fase, ma è risultato sopraelevato di almeno 2,5 m rispetto ai piani della struttura originaria. Quando, agli inizi del Settecento, si distrussero i tre corpi perimetrali i detriti non furono asportati e il loro accumulo determinò l'innalzamento del livello di calpestio. Fu invece mantenuta, pur trasformandola, la torre angolare di sud-ovest ove appaiono ancora i segni di quattro bifore, anche se tamponate per motivi di stabilità. Il castello fu completamente innalzato e finito nel suo impianto quadrangolare già nel periodo gotico ed ebbe non solo funzioni residenziali, ma anche utilizzazione militare. L'unica ala rimasta dell'antico edificio insieme con la torre di sud-ovest, è quella residenziale a nord che disponeva di due ordini di gallerie a volta; sopra le gallerie, il piano di rappresentanza consisteva in due ampi saloni di torre e forse di tre sale intermedie, tutti locali caminati. Purtroppo i bei camini settecenteschi furono asportati e sostituiti con rifacimenti approssimativi, mentre si sono conservati i soffitti a cassettoni delle sale e la bella volta unghiata della sala della torre di piazza.
Bibliografia e Sitografia

https://castelliere.blogspot.com/2015/08/il-castello-di-domenica-23-agosto.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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