CENNI STORICI
Intorno al 1400 il nucleo originario di Deliceto fu fortificato da una cinta muraria, che includeva tutto quello che allora era il centro abitato. Molto probabilmente la necessità di tale fortificazione derivava delle incursioni esterne, tipicamente dei saraceni, che a quell’epoca stanziavano in numerose parti della Puglia, della Campania e di altre regioni meridionali. Le mura che costituivano la cinta erano in sostanza un susseguirsi di case appoggiate l’una sull’altra a formare una struttura unica, che si affacciava sulla scarpate (dove scorrono i burroni attraversati dalle fiumare Gavitelle e Fontana) che delimitavano il borgo originario di Deliceto. Le zone più vulnerabili della cinta muraria erano fortificate con dei semplici terrapieni (barbacane). La cinta aveva tre porte per permettere la comunicazione con l’esterno. Partendo dal lato Sud-Ovest, la cinta costeggiava Via Castello, Vico Primo Castello, Rione Calabria e poi, scendendo per Via San Cristoforo, raggiungeva Porta Scarano, una delle tre porte d’accesso. Porta Scarano è rimasta intatta nei secoli ed ancora oggi è possibile ammirare il suo arco gotico a sesto acuto, affiancato da una torretta (Torretta (architettura)) semicilindrica che serviva da guardiola per avvistare i nemici in avvicinamento. Proseguendo a semicerchio lungo via Loreto, la cinta raggiungeva l’attuale via Porta Caspio dove si trovava la Porta Caspia poi ribattezzata Porta Miroballo (in onore del Marchese Miroballo che la fece ricostruire). Sempre procedendo a semicerchio (da ovest verso nord-est), la cinta poi raggiungeva la terza porta chiamata Cavutello o Risciolo, che metteva in comunicazione l’attuale via Casati (“la stred r sott” in dialetto delicetano) con l’esterno del borgo, oggi chiamata piazza Europa (in dialetto delicetano ancora oggi chiamata “affuor a la port”). L’ultimo tratto delle mura si estendeva lungo il ciglio del burrone che sovrasta il torrente Gavitello; esso dopo aver tagliato via Molo terminava al torrione orientale (torre Molo) del castello. Per circa 200 anni, dal 1400 al 1600 Deliceto si è sviluppata all’interno di questa cinta muraria. Successivamente, venuta meno la necessità di protezione da attacchi esterni ed aumentata la popolazione, il paese prese lentamente a svilupparsi all’esterno della cinta muraria. Oggi esso si estende su una superficie molto più vasta, che comprende, tra le altre, Borgo Gavitelle, zona Fontana e Aia Sant’Antonio. Tuttavia gran parte del fascino e della bellezza di Deliceto risiede nel suo borgo medievale sovrastato dal magnifico castello.
Bibliografia e Sitografia
https://www.catalogo.beniculturali.it/approfondimento/elenco-degli-edifizi-monumentali-italia-del-1902/puglia-provincia-foggia/porta-scarano-deliceto
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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EPOCA
XV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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