Crebbio (fraz. di Abbadia Lariana, torre)

CENNI STORICI

La torre di Crebbio si erge lungo la direttrice di contro crinale che da Abbadia Lariana sale verso il crinale ad E, si posiziona a circa 360 m slm rispetto i nuclei di Abbadia Lariana e Mandello del Lario, per i quali fungeva da seconda linea di avvistamento assieme alla torre di Maggiana, anch’essa sita a circa 340 m slm, la torre di Crebbio era a diretto contatto visivo con i nuclei di avvistamento di Abbadia Lariana e Mandello, con i quali, come noto su tutto il territorio italiano, comunicava tramite codificati segnali di fumo durante il giorno e cifrature luminose per mezzo di fuochi ritmicamente oscurati durante la notte, detto sistema permetteva di trasmettere notizie relative a imminenti pericoli e messaggi di natura amministrativa, creando di fatto una rete strutturalmente omogenea di nuclei sparsi sul territorio in grado di rappresentare un organismo di controllo distribuito.  Il connettivo storico nel quale si innesta lo sfruttamento funzionale della torre è da ricercarsi nei secoli centrali del medioevo, periodo che vede la riaffermazione di vecchi percorsi di crinale, favorendo lo sfruttamento di posizioni elevate maggiormente difendibili, utili nella vitale attività di avvistamento e segnalazione. Contestualmente si registra il progressivo abbandono dei nuclei di fondovalle minori. In questo quadro geoantropologico, il Lario si cristallizza come un importante nodo di percorsi lacustri e terrestri, presidiati da un sistema di fortificazioni collegate tramite una fitta rete di torri di avvistamento a difesa da potenziali invasioni. Erano tre le gradi vie di comunicazione con l'Europa del nord: la via Regia (poi Regina), che serviva Como, la Riviera sul ramo di Lecco che fiancheggiava il lago, di elezione ai traffici diretti in pianura padana e la Oria, ad ovest, che collegava la Padania alla Gallia. Un ulteriore impulso allo sviluppo di un articolato sistema a matrice militare, lo si ebbe con il cruento conflitto noto come Guerra Decennale (1117-1127) che vide fronteggiarsi Como e Milano, a causa delle particolari condizioni in cui verteva il vescovado comasco e di insormontabili ed incompatibili interessi economici sul territorio; Lecco ed alcuni centri del Lario alleati di Milano, fronteggiarono direttamente Como ed i suoi centri alleati, tra cui Mandello, fornendo al contempo un’importante sistema di controllo alla città ambrosiana sulla contendente nemica. Lecco e parte del Lario saranno poi protagoniste per almeno altri tre secoli sullo scenario bellico che vedrà come protagonisti Como e Milano, con presenze di spicco sul territorio come Federico Barbarossa; la pace di Lodi del 1454 porterà infine una labile stabilità nell’assetto territoriale. La torre di Crebbio è un parallelepipedo a sezione quadrangolare di circa 5,20 m di lato per circa 9 m di altezza dal p. di c. moderno, lo sviluppo verticale risulta chiaramente abbassato in epoca moderna per il posizionamento di una copertura trabeata lignea a doppia falda, appoggiata alla demolizione del paramento murario, che alla sommità appare smontato dei corsi lapidei per generare approssimativamente una linea diagonale, compatibile con l’inclinazione delle falde del tetto.

Bibliografia e Sitografia
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XVII sec.

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