Cosa (fraz. di San Giorgio della Richinvelda, castello)

CENNI STORICI

«Il Castello di Cosa si trova nella località omonima del comune di San Giorgio della Richinvelda, in provincia di Pordenone. Con lo stesso nome scorre nei pressi il torrente che proviene da Travesio. Qui pare che già nel IX secolo ci fosse un fortilizio con scopi difensivi sul Tagliamento, probabilmente in seguito alle numerose invasioni ungare. Un Wolftrigel signore di Cosa viene citato nell’opera di August von Jaksch Monumenta historica ducatus Carinthiae, e risulta un feudatario al seguito del Patriarca. Sappiamo anche che un documento del 1164 cita "Ulfcherus et Olvradus de Cosa". Sarà questa famiglia che probabilmente acquisirà anche il predicato di Spilimbergo. Nel XVII secolo, proprio i conti di Spilimbergo trasformano il Castello in residenza, come succedeva un po’ in tutto il Friuli, venendo meno le esigenze strettamente militari. Mantiene però la forma rettangolare con quattro torri angolari. Vengono aggiunti un timpano nella facciata ed una scalinata. La proprietà in seguito passò ai conti d’Attimis-Maniago. Durante la prima guerra mondiale fu sede di una guarnigione militare e risultò pesantemente danneggiata dalle vicende belliche, specie dopo la rotta di Caporetto, quando fu bombardata e quindi incendiata. Nel 1921 il castello di Cosa viene ricostruito, marcando ulteriormente il passaggio dalla forma ingentilita di castello residenziale a vera e propria villa palladiana. La proprietà, mantenuta fino agli anni Sessanta del Novecento dai d’Attimis Maniago, passò a varie famiglie fino al 1974 quando fu acquistata da Gian Franco Furlan. Questi nel 1978 pose qui la sede delle cantine Castelcosa. Alla villa si giunge dopo un lungo viale sul quale si affaccia l’edificio dalle forme neoclassiche, con la facciata racchiusa dalle torri angolari e sormontata da un timpano e con la parte centrale ripartita da sei lesene. Il piano nobile è formato da quattro ampi saloni con affreschi e soffitto retto da possenti travi. Presso la villa si trova un bel parco con alberi secolari, circondato da un muro seicentesco. Le stalle sono state in seguito ristrutturate e trasformate ad uso di foresteria o bed & breakfast. Oggi, oltre a sede delle cantine, ospita un ristorante e la villa-castello viene utilizzata per ospitare eventi. Si può visitare su appuntamento».

Bibliografia e Sitografia

http://www.viaggioinfriuliveneziagiulia.it/wcms/index.php?id=10206,0,0,1,0,0

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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