COMACCHIO (palazzo vescovile)

CENNI STORICI

Non si sa con precisione quando venne costruito l’attuale Palazzo Arcivescovile di Comacchio, probabilmente faceva parte del sistema edilizio-urbanistico sviluppatosi in città nell’età tardo-medioevale di case realizzate a ridosso dei canali cittadini poggianti ai muri di spina antichi, con un sistema chiamato di rifusione che vedeva l’unione di gruppi di due, tre quattro unità abitative a schiera preesistenti per la realizzazione di palazzetti con sala centrale che disimpegnava le stanze particolari sui lati opposti, ispirati alle case borghesi veneziane.
Il Palazzo fu dimora del governatore della città, fino al XVIII secolo quando il Vescovo Monsignor Cristoforo Lugaresi che l’acquistò nel 1745 come sua dimora e sede del Seminario diocesano. Il palazzo subì notevoli ampliamenti con l’aggiunta dell’immobile adiacente, appartenente alla famiglia Ciri, così da rendere possibile accanto al seminario la creazione della dimora vescovile.
Nel 1959 furono realizzati diversi interventi di restauro intenzionati a far fronte al degrado dovuto dagli agenti atmosferici: vennero inserite putrelle di ferro per il sostegno del soffitto-solaio pericolante della sala di rappresentanza, risistemati gli alzati e le decorazioni parietali.
Nel corso del 2017 sono stati realizzati lavori di restauro su tutto l’immobile per la trasformazione in museo diocesano.

Il Palazzo Arcivescovile di Comacchio sorge su via Fogli in prossimità del ponte degli sbirri lungo uno dei canali che attraversa la città. La sua connessione col tessuto urbano è evidente in quanto si pone in continuità con le gli edifici adiacenti, sviluppandosi maggiormente nella parte interna dell’isolato. Il palazzo presenta una base in bugnato mentre la parte superiore è completamente intonacata di rosa chiaro. Il complesso è composto da una parte centrale affiancata da altri due edifici laterali che si sviluppano su tre piani di altezza. Al centro il portale ad arco introduce all’interno del complesso. Il piano rialzato è scandito da una successione di sei finestre di altezze diverse, diversamente dalle otto del piano nobile tutte sormontate da una trabeazione; seguono le sei dell’ultimo piano di grandezza inferiore e decorate da cornici dentellate.


contesto :
Il Palazzo Arcivescovile di Comacchio sorge su via Fogli in prossimità del ponte degli sbirri lungo uno dei canali che attraversa la città. La sua connessione col tessuto urbano è evidente in quanto si pone in continuità con le gli edifici adiacenti, sviluppandosi maggiormente nella parte interna dell’isolato
esterno :
Il palazzo ha l’affaccio lungo via Fogli e presenta una base in bugnato mentre la parte superiore è completamente intonacata di rosa chiaro. Il complesso è composto da una parte centrale affiancata da altri due edifici laterali che si sviluppano su tre piani di altezza. Al centro il portale ad arco introduce all’interno del complesso. Il piano rialzato è scandito da una successione di sei finestre di altezze diverse, diversamente dalle otto del piano nobile tutte sormontate da una trabeazione; seguono le sei dell’ultimo piano di grandezza inferiore e decorate da cornici dentellate.
Bibliografia e Sitografia

https://chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/AccessoEsterno.do?mode=guest&code=88665&Palazzo_Vescovile_di_Comacchio__Comacchio

Palazzo Vescovile - COMACCHIO (FE)Tourer.ithttps://www.tourer.it › scheda › palazzo-vescovile-comac...

Articoli di approfondimento

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XVII sec.

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