CENNI STORICI
«...Nel corso dei secoli non si è mai trovato il nome di questa struttura, tuttavia l’importanza di questo edificio è data dalla sua posizione strategica sull’antica via latina, luogo dal quale provenivano numerose minacce per Roma. Diverse sono state le variazioni di stili e adattamenti strutturali che ha avuto nel tempo, l’origine si ritiene possa risalire tra il XI e il XII secolo, periodo nel quale questo territorio era sotto il controllo dei Conti di Segni, che possedevano anche il vicino castello di Piombinara. Questi manieri avevano il compito di fungere da sbarramento per i nemici che passando dalla Valle del Sacco volevano dirigersi verso Artena e Valmontone, dopo il 1600 il loro controllo passò a famiglie locali. Strutturalmente il “castello vecchio” è realizzato principalmente da “opus signinum”, sono evidenti i differenti interventi sovrapposti che non danno una precisa collocazione temporale, partendo da archi gotici murati fino alle tracce di un portico con volte a crociera. Le torri sono state più volte manomesse e rielaborate, e alcune portano ancora affreschi bizantini, ma i ruderi visibili oggi sono contraddistinti dai ben visibili contrafforti realizzati con materiali differenti alternati uno sull’altro. Questo luogo fu d’ispirazione per l’ingegnere Riccardo Morandi che lo visitò nel 1936, infatti nella progettazione della chiesa di Santa Barbara sono ben visibili le analogie tra le tre arcate della facciata e quelle del castello attualmente ricoperte dalla vegetazione. Questo spazio è anche il protagonista di un ambizioso e fondamentale intervento che darà a Colleferro settantamila metri quadrati di verde attrezzati con svariati servizi per la città».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Rudere
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