Civita di Bagno (fraz. di L’Aquila, torre)

CENNI STORICI

Forum Conae, la città di Cona, o per meglio capirci Forcona, nell’anno 443 godeva di notevole prestigio, essendo una tra le più fiorenti realtà commerciali ed agricole del centro Italia. Fu abitata dai Vestini e con il decadere dell’antica città di Aveia, ne raccolse l’importanza, tanto che vi fu trasferita la sede episcopale insieme alle reliquie di San Massimo. La diocesi, ricordata per la prima volta in un documento del 680, fu soppressa nel 1257 da papa Alessandro IV, che trasferì la sede vescovile nella nascente città di L’Aquila. Dopo la soppressione, a causa di ulteriori modifiche territoriali e di evoluzioni geografiche, la città iniziò un lento declino che la portò anche a cambiare nome. Così facendo, Forcona, divenne prima Civitas Sancti Maximi (Città di San Massimo) e solo in seguito si giunse alla denominazione definitiva di Civita di Bagno dato che il corpo di San Massimo venne spostato nella neonata e ricca città di L’Aquila. Questa si può dire la fine vera di Forcona, ridotta ad un piccolo borgo ad un angolo della Valle dell’Aterno. La Cattedrale di San Massimo, era un’imponente basilica romana, riedificata durante il periodo in cui fu vescovo San Raniero, tra il 1060 e il 1077. La ricostruzione utilizzò le strutture superstiti della chiesa precedente. Dai ruderi si può riconoscere la pianta rettangolare con tre absidi semicircolari coronate da archetti romanici e divisa in tre navate da archi a tutto sesto impostati su colonne scanalate. Sotto il piano del presbiterio rimangono i resti della grande cripta, mentre dell’antica facciata resta una massiccia torre con riquadrature rettangolari alla base. I muri sono costruiti con grandi pietre squadrate, provenienti in gran parte dagli edifici romani distrutti. Nella parte alta del paese, sorge un notevole palazzo cinquecentesco appartenuto nei tempi, prima alla famiglia Antonelli-Oliva e poi Bonanni. Nel corso del tempo, tale edificio è stato utilizzato per diversi usi; scuola materna, delegazione comunale ed ambulatorio medico. In prossimità dell’abitato vi è il grazioso lago di San Raniero, ben curato e molto frequentato anche per la possibilità di praticare la pesca. Sempre nella parte alta del paese, in corrispondenza dell’antica cattedrale, vi è un rilevante scavo archeologico che porta alla luce i resti di un’antica villa romana. Prima del sisma, era in corso l’intervento che oltre allo scavo prevedeva il restauro e la valorizzazione del sito, lavori poi ripresi intorno al 2012 e che tutt’oggi proseguono; il complesso monumentale appare inedito nel panorama archeologico non solo abruzzese, interamente costruito da concamerazioni rettangolari e semicircolari impostate su vari livelli con lunghe murature rettilinee.

L’attuale Civita di Bagno si posiziona sulla collina Moritola nella porzione sud-est della Valle dell’Aterno a 7 Km da L’Aquila e si sviluppa lungo la ss5 bis per circa un chilometro, fino a sopraggiungere nell’agglomerato storico ai piedi del lago di San Raniero, nome derivato dal santo patrono del paese. L’altitudine va dai 600 ai 650 mt circa. Della fastosa Forcona oggi rimangono i ruderi della città romana, quelli della cattedrale di S.Massimo, la torre campanaria internamente affrescata e la neo-scoperta necropoli. Il devastante sisma del 6 aprile 2009 ha recato una grave distruzione soprattutto all’agglomerato storico ed alla chiesa parrocchiale di San Raniero risalente al 1931. Prima del sisma il paese era animato da circa 400 abitanti, mentre dopo il 6 aprile a causa della distruzione e della dispersione, la popolazione si è ridotta a cirac la metà. Dopo il paese di Monticchio, Civita risulta la più bassa in altitudine delle nove ville che compongono la frazione di Bagno; alle sue spalle sorgono i Monti di Bagno (2077 metri), il più imponente ed elevato Monte Ocre (2204 metri), il Monte Le Quartora (1783 metri) ed il Colle Cerasitto (1760 metri), che fanno parte del gruppo montuoso Velino-Sirente.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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