Cividale del Friuli (castello Canussio)

CENNI STORICI

«Fin dal XII secolo la famiglia Canussio, rifugiatasi come molte famiglie guelfe nello stato di Aquileia, fu investita dal governo patriarcale dell'antico castello romano sorto sulla seconda cinta delle mura di Cividale. Queste mura erano state volute alla fine del II secolo d.C. dall'imperatore Marco Aurelio, dato il notevole ingrandimento della cerchia urbana. Dopo la distruzione di Aquileia da parte degli Unni di Attila, verso la metà del V secolo, Forum Iulii (tale era il nome assegnato all'attuale Cividale dal suo fondatore Giulio Cesare) era divenuta la capitale della X Regio che si estendeva dal fiume Oglio a tutta l'Istria, e aveva assunto perciò un'importanza decisiva, essendo posta al punto d'incontro di diverse vie che attraversavano le Alpi Giulie (è interessante notare che sia il Friuli, sia la Venezia Giulia, sia le Alpi Giulie derivano il loro nome dal toponimo Forum Iulii). Questo storico edificio è considerato il più ampio complesso architettonico civile di epoca tardo antica. La famiglia Canussio ne mantenne la proprietà sino alla fine del secolo scorso e lo riacquisì cento anni dopo. Gli scavi archeologici condotti dal 1991 al 1994 su iniziativa della famiglia Canussio e ingiunti dalla Sovrintendenza Archeologica del Friuli-Venezia Giulia sono stati condotti su una superficie di circa 480 metri quadrati, prevalentemente interna all'edificio, per una volumetria di scavo di più di 1100 metri cubi. I decennali lavori di restauro dell'edificio hanno portato al risultato che è oggi sotto gli occhi di tutti e che comprende tra l'altro la copertura con vetri calpestabili della zona archeologica, che è parte integrante del Museo Archeologico Nazionale di Cividale. Nel corso degli scavi sono state rinvenute molte migliaia di reperti archeologici. Con i primi 500 di essi è stata organizzata presso il Museo Archeologico Nazionale la mostra "Casa Canussio: le mura la casa il castello", protrattasi ben oltre il previsto per più di quindici mesi. Sono pertanto oggi visibili le fondamenta di circa 60 metri di muro romano del II sec. d.C. e di due eleganti torri pentagonali coeve al muro, vaste aree di pavimentazione ad acciottolato, nonché la mirabile ricostruzione del V secolo di una delle due torri pentagonali che si eleva per circa 20 metri. È questa la prestigiosa sede della Fondazione di studi storici e latini dedicata all'umanista e storico Niccolò Canussio, figura di prima grandezza nel panorama friulano del 1400. ... Situato nell'area settentrionale della città, tra via Niccolò Canussio (ex via Giacinto Gallina) e via Giosuè Carducci, nei pressi della chiesa di San Silvestro e San Valentino, il singolare edificio fu ampliato e ristrutturato alla fine dell'Ottocento dal barone austriaco Dionigi Craigher sul luogo ove sorgeva la residenza della nobile famiglia Canussio (il cui nome rivive nella piccola comunità di Canussio di Varmo nel Medio Friuli). Alla ristrutturazione ottocentesca appartiene quell'insieme di elementi neogotici, di torrette quadrate e rotonde, di merli ghibellini, che hanno contraddistinto la particolare struttura di questo complesso architettonico nell'ultimo secolo. Dopo i danni prodotti dalle ultime due guerre, l'edificio è stato adibito a diversi usi pubblici: da scuola elementare a caserma dei carabinieri. Negli anni Novanta, il "palazzo/castello", dopo l'acquisto del dott. Vittorio Canussio (un discendente della nobile famiglia friulana che ha qui abitato dall'epoca patriarcale alla fine del secolo scorso), è stato sottoposto a un radicale intervento di recupero architettonico secondo il progetto dovuto alI'arch. Carlo Andrea Castellina e approvato dalla competente Sovrintendenza del Friuli Venezia Giulia».

Bibliografia e Sitografia

http://www.castellocanussio.it/ - http://www.castellocanussio.it/ita/indagine.asp

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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