CENNI STORICI
Il palazzo Castiglioni fu eretto alla fine del '600 lungo la via Maggiore. La sua struttura ha origine dalla fusione di due precedenti dimore nobiliari: quella di Luzio Bernardi acquistata da Giulio Cesare Castiglioni nel 1639 e la contigua di Bonifazio Giulioni, annessa alla prima nel 1671. Fra queste due case, fino al '500 inoltrato, sorgeva la chiesa di S. Giuliano spostata in via Benedetto da Cingoli dal Giuliani per ampliare il suo palazzo. Tali vicende edificatorie hanno dato luogo a un palazzo particolare, in cui le due strutture originali, per quanto unite, restano distinte formando due unità abitative con due portoni gemelli: la casa del seniore nella parte più antica dell' edificio e l'abitazione del cadetto nella parte più alta della strada. La struttura interna corrisponde a questa genesi compositiva del palazzo, che è articolato con falsi piani, scale interne, dislivelli; inoltre lo sviluppo successivo, in direzione delle mura cittadine, comporta la costruzione di cavalcavia sopra le strade intermedie, ampliando i piani alti, rendendo così la dimora più articolata e ricca di cortili. Il decoro interno è costituito da resti delle strutture primitive, arricchite da pitture murali ottocentesche di scuola locale che si fondano armonicamente nell' ambiente. Di particolare interesse un camino rinascimentale, con motto e stemma della famiglia Maria, e il "Salone della Musica", il cui soffitto è abbellito da cinque cupolini ottagonali e quattro pentagonali finemente decorati. La facciata, sui cui si aprono finestre in travertino con volute cornici spezzate, è stata ampiamente rimaneggiata nel 1852 e successivamente, all' inizio del secolo, su impulso di Filippo Castiglioni, che la arricchì di un notevole balcone in ferro battuto con foglie e fiori sbalzati, i due portoni a bugne e del cornicione in terracotta. La porta del giardino, sulle mura cittadine nell'area di un antico torrione, in stile neo gotico, è opera dello stesso artista, Federico Stefanucci, che fu autore, sempre su commissione di Filippo Castiglioni, del rifacimento della facciata della vicina chiesa di S. Girolamo. Nel palazzo si conservano importanti cimeli riguardanti Pio VIII, il membro più importante del ramo cingolano dei Castiglioni, che ebbe origine da Bernardo, qui trasferitosi da Milano nel 1604. Il Palazzo Puccetti fu acquistato intorno al 1680 da Bartolomeo Puccetti, e ricostruito nello stato attuale dal figlio di questi Pio Giovanni. Il portone è abbellito da due telamoni. Ai lati del corridoio d’ingresso, che immette in un giardino pensile, si aprono quattro porte, sormontate, da sinistra verso destra, dai seguenti stemmi di alleanza matrimoniale: Puccetti-Severini, Puccetti-Cancellieri, Puccetti-Boccacci, Puccetti-Franceschini. Il suo portone è uno dei più complessi e monumentali di quelli civili cingolani. La facciata è omogenea, non ha subito ristrutturazioni. I telamoni sono usati anche nel mobilio. Ben conservati sono alcuni soffitti, ad esempio quello a cassettoni con personificazioni di varie scienze, quasi sicuramente quella stanza doveva essere una biblioteca.
Bibliografia e Sitografia
https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Castiglioni_%28Cingoli%29
Articoli di approfondimento
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EPOCA
XVII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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