Cimbergo (ruderi del castello)

CENNI STORICI

La rocca di Cimbergo, con il suo castello, è sicuramente uno dei siti più suggestivi e preziosi dell'intera Valle Camonica; è sufficiente pensare al valore storico delle restanti mura che si ergono spesse e maestose sin dal XII/XIII secolo, oppure, salire sulla rocca stessa per capire il senso di potere e di dominio che si poteva respirare lassù. Circondata da un impressionante complesso alpino - la Concarena da una parte e il Pizzo Badile dall'altra - la rocca di Cimbergo custodisce oggi importanti "documenti medievali" (le rimanenti mura) che aggiunti alle numerose incisioni rupestri del territorio sottostante (il sito archeologico di Campanine che fa parte della Riserva Regionale delle Incisioni Rupestri di Ceto-Cimbergo-Paspardo) non possono che valorizzare il territorio e renderlo rilevante per il patrimonio culturale e storico dell'intera Valle Camonica. Il castello di Cimbergo, come altre fortificazioni poste sulle alture di rilievi camuni e bresciani, affonda le sue radici storiche in una serie di vicissitudini avvenute nel corso dei secoli. Infatti, se oggi non restano che pochi ruderi su quello che fu molto sicuramente un punto strategico di difesa, è vero anche che il castello fu palcoscenico di fatti ed eventi che cambiarono la storia delle popolazioni dell'area. Non si può non ricordare a tal proposito l'impiccagione dei trentotto abitanti di Cimbergo che si erano ribellati nel 1361 ai Visconti di Milano, evento tragico, voluto proprio da Bernabò Visconti che seminò terrore e angoscia nel Popolo camuno e che negli anni successivi procurò molte altre vittime. Oggi il castello, o ciò che resta di esso, rappresenta la sintesi inconfutabile della storia delle popolazioni avvicendatesi attorno all'importante rocca. Molto probabilmente la sua costruzione fu dettata dalla necessità di difendersi, fin dai primi secoli del Medioevo, dalle frequenti e devastanti invasioni barbare in particolare da quelle degli Ungari che nell'899 si erano spinti dal Brenta verso la pianura bresciana e verso la Valle Camonica. Il complesso fortificato fu utilizzato poi dal Barbarossa come "alloggio" ove soggiornò durante le sue frequenti visite in Valle avvenute tra il 1154 e il 1164. La rocca si distingue come luogo privilegiato che fa da sfondo a fondamentali avvenimenti storici, tra queste investiture di notevole interesse: la prima di cui si ha testimonianza risale al 1153, quando il Vescovo di Brescia infeuda Cimbergo a Lanfranco V. Più tardi divenne protagonista delle frequenti lotte tra Guelfi e Ghibellini i quali proprio in quel luogo firmarono una pace nel 1378 tra le più importanti, visto che fu seguita da quella firmata a Breno nel 1397 e destinata a durare. Passato poi ai conti di Lodrone, dopo il 1440, il castello fu ampliato ed adibito a dimora: dopo la pace di Breno, infatti, regnava in Valle un insolito periodo di tranquillità e la maggior parte delle fortificazioni militari divennero vere e proprie abitazioni di signori locali. In ultimo il castello fu donato a varie famiglie del luogo, ma conobbe la sua decadenza a partire dal XVIII secolo, in seguito ad un incendio che lo distrusse completamente lasciando alla nostra ammirazione solo ciò che vediamo oggi.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Castello_di_Cimbergo

https://castelliere.blogspot.com/2016/10/il-castello-di-mercoledi-5-ottobre.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

Magda Stofler e Antonio Capitanio

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

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