CENNI STORICI
Costruita tra il 1086 e il 1104, la Chiesa di San Benedetto Abate è la chiesa Madre di Cetraro, voluta e fatta edificare dai Monaci cassinesi che la intitolarono al santo fondatore del loro ordine monastico. Posta a ridosso del centro storico, nel corso dei secoli ha subito diversi ampliamenti: venne quasi interamente rifatta nel 1767-79, e fu decorata e affrescata negli anni successivi. A causa dei danni bellici subiti durante la guerra, la facciata fu restaurata nel 1950, conservando i portali originari in legno, realizzati nel 1784 da maestranze cetraresi. Elemento interessante della facciata è anche la statua di San Benedetto, collocata nella nicchia presente sul portale maggiore nel 1775.
Il campanile, o torre campanaria, era originariamente una delle torri civiche del Castrum Citrarii e come tale non aveva alcuna attinenza con la chiesa delle origini.
L’interno dell’edificio è a croce latina ed è suddiviso in tre navate. A sinistra dell’ingresso vi è il fonte battesimale, che divenne parte della Chiesa ancor prima delle trasformazioni settecentesche.
Percorrendo la navata sinistra è possibile ammirare una tela di Francesco Basile da Borgia del 1793, che raffigura la Madonna col Bambino ed Anime del Purgatorio . Proseguendo, in fondo alla stessa navata vi è una seconda tela, realizzata dallo stesso artista e avente come soggetto la Madonna del Carmelo, rappresentata con in braccio il Bambino e i Santi Giuseppe e Anna, Francesco da Paola e Andrea Apostolo.
Nel vano absidale, sopraelevato rispetto alle navate, vi è l’altare maggiore in stile barocco, alle spalle del quale si sviluppa un coro ligneo del 1829. Sulle pareti dell’abside vi sono due affreschi del Basile, risalenti al 1791-92: l’Adorazione dei Magi e, a destra, la Presentazione al Tempio.
Interamente affrescata dal Basile, la volta della navata centrale presenta al centro una rappresentazione del San Benedetto in gloria, che ripete il Trionfo dell’Ordine Domenicano realizzato da Francesco Solimena nella sagrestia di San Domenico Maggiore a Napoli. Nei due lacunari sono invece raffigurati Ester ed Assuero e la Consegna delle Tavole a Mosè, mentre nelle vele dei finestroni vi sono rappresentati gli Apostoli.
La navata destra presenta invece l’Altare Barocco dell’Addolorata e una tela del Basile che raffigura la Comunione degli Apostoli, una variante iconografica dell’Ultima Cena. Lo schema compositivo dell’opera è riproposto in una tela di artista ignoto conservata nella Cattedrale di Squillace (CZ).
Sulla cantoria è infine ospitato uno degli organi più rari e pregiati di tutta la Calabria, di arte lucana, mentre sul soffitto è presente un affresco di Giuseppe venduto dai fratelli, eseguito nel 1898 da Rocco Ferrari.
Bibliografia e Sitografia
http://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/1800174293
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI