Cesena (rocca Malatestiana)

CENNI STORICI

La Rocca Malatestiana è nata come fortezza militare a difesa della città di Cesena ed è la terza fortificazione costruita a poca distanza dalle rovine delle due precedenti, di epoca tardo romana e medievale. La prima fortezza, detta “Rocca antica”, si trovava più a monte, al Beccavento, sull’antico “castrum romanum”, e venne distrutta da una frana provocata da una piena del fiume Savio intorno all’anno 1000. Successivamente venne costruita più a valle la seconda, detta “Rocca vecchia” nota come “dell’Imperatore” perché nel 1177 vi soggiornò Federico Barbarossa che costruì nuove fortificazioni ed una torre poderosa nella quale visse per tre anni sua moglie Beatrice. In seguito a tutto questo Cesena fu annoverata tra le città imperiali. Anche Federico II giunse a Cesena nel 1241 per punire la città di essere passata tra i guelfi; dopo la resa i cesenati gli consegnarono il castello e Federico lo fece distruggere per costruirne uno nuovo più solido e strategicamente più difendibile, ma anche questo fu distrutto nel 1248 per ordine del card. Ottaviano degli Ubaldini, legato papale. Nel 1294, Malatestino, nominato podestà di Cesena, fece distruggere le fortificazioni residue e la chiesa all’interno del castello. Solo nel 1300, Federico di Guido da Montefeltro, divenuto capitano del popolo, fece riparare il “Castel Vecchio”, cioè quel “mucchio” di fortificazioni più volte demolite e ricostruite, ampliate e dimezzate, che costituirono, da quel momento in poi una rocca nuova rispetto e quella del Barbarossa, ma vecchia rispetto a quella che poi verrà edificata per volere di Galeotto Malatesta. Nel 1380 incominciarono il lavori di costruzione della “Rocca Nuova o Malatestiana” per iniziativa di Galeotto Ma­latesta, che la rese punto strategico per la difesa della città. La cinta muraria, formata dalle alte e poderose cortine, è di pianta esagonale irregolare, con sette torri esterne di forme diverse; al centro si ergono le due torri comunemente denominate: Il Maschio quella più alta e snella, La Femmina quella più bassa e larga. I lavori terminarono all’incirca nel 1480, sotto la dominazione pontificia, regnante papa Sisto IV. Nel 1500 Cesare Borgia, chiamato “il Valentino”, eresse Cesena a capitale del Ducato di Romagna, centro del suo potere e nel 1502 fece venire in città Leonardo da Vinci, che all’epoca stava se­guendo la progettazione e costruzione del porto canale di Cesenatico, perché completasse la costruzione delle fortificazioni di piazza. Si deve quasi certamente al genio di Leonardo la soluzione adottata per le scale interne del torrione, sovrapposte e concentriche. Fino alla fine del 1700 la Rocca mantenne la sua funzione di fortezza militare, ma dopo l’epoca napoleonica, attraverso lavori di modifica, venne trasformata in carcere sia all’interno delle torri Ma­schio e Femmina, sia nella ‘Torre del Nuti”. La Rocca rimase carcere fino al dicembre del 1969 e solo nel 1970, quando il castello tornò al Comune, vennero eliminate alcune strutture della prigione. Nel 1974 venne collocato nella Torre Femmina il Museo della Civiltà Contadina che fino al 1988 rimase l’unica parte visitabile dell’intero complesso. Dal 1989 per ripetuti interventi di recupero e di adeguamento alle norme di sicurezza e per continue iniziative di valorizzazione quali mostre, spettacoli, manifestazioni varie, la Rocca si è proposta all’attenzione di cittadini e turisti e nel giugno del 2003 sono stati riaperti i camminamenti interni alle mura e il Torrione Maschio. Oggi la Rocca, animata dall’Associazione culturale “Conoscere Cesena” richiama migliaia di turisti e di studenti con le possibilità di percorsi didattici differenziati offerti e per le visite guidate, sia diurne, sia notturne; inoltre propone un ricco calendario di manifestazioni varie: concerti, spettacoli, rievocazioni storiche, feste medievali, mostre.

Bibliografia e Sitografia

http://www.roccamalatestianacesena.it/storia_2252319.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

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XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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