Cesano Maderno (palazzo Arese Borromeo)

CENNI STORICI

«L'attuale Palazzo Arese Borromeo sorge per volontà di Bartolomeo III Arese (1610-1674) che proseguì, concretizzandolo, il progetto del padre Giulio I. Questi sentì l'esigenza di sancire l'importanza degli Arese con la costruzione di un edificio degno del potere e della ricchezza della famiglia e, nel 1626, iniziarono i lavori con l'abbattimento di una precedente costruzione. Bartolomeo III, oltre ad essere personaggio chiave della politica lombarda del Seicento, in quanto fu il maggior interlocutore degli Asburgo e riuscì in pochi anni a ricoprire diverse cariche molto importanti, fu anche uomo di grande cultura: questo aspetto non solo lasciò un'impronta sulle personali scelte di vita, ma influenzò anche le decisioni che dovette prendere per la costruzione del Palazzo Arese Borromeo. ... Dopo la Prima Guerra Mondiale, durante la quale il Palazzo offrì ospitalità a famiglie di profughi veneziani, iniziò sotto l'egida del Conte Guido un periodo di regolare manutenzione del complesso che, tra l'altro, permise la ricostruzione delle case coloniche, la sistemazione della piazza, la piantumazione e una nuova organizzazione viaria, l'arredo del cortile e di parte degli interni. Fu durante gli ultimi anni di vita del Conte Renato (figlio del Conte Guido), che prese corpo l'idea di cedere definitivamente al Comune di Cesano Maderno il Palazzo, che nel frattempo era stato di nuovo abbandonato. Nel dicembre 1987 venne raggiunto un accordo tra gli eredi della casata ed il Comune: fu sottoscritto l'atto di acquisto e il Palazzo Arese Borromeo divenne di proprietà pubblica. L'edificio versava in uno stato di quasi totale degrado e abbandono e, quindi, l'Amministrazione Comunale decise di attivarsi subito per assicurare la conservazione, la valorizzazione e lo sviluppo del patrimonio storico, con l'obiettivo di riutilizzare il Palazzo per finalità sociali e culturali e per trasformarlo nel principale centro culturale cittadino. I primi interventi furono eseguiti tra il 1993 ed il 1995, e due anni dopo venne stipulata una convenzione con l'Ateneo "Vita e salute San Raffaele" per ospitare la Facoltà di Filosofia. ... Gli elementi che la caratterizzano sono: il bel portale in bugnato, sovrastato da uno splendido balcone in ferro battuto con ampio disegno tipicamente Barocco, lo zoccolo in mattoni (probabilmente a ricordare la costruzione a castellana precedente) che nel lato a nord presenta invece conci in pietra (poiché questa parte dell'edificio risale al Cinquecento). Nessuna cornice in rilievo contorna le finestre rettangolari, come quelle del mezzanino, ridotte nelle dimensioni e di forma ovale, con asse orizzontale. L'andamento del tetto è articolato a più livelli determinando, con la presenza della torre, un effetto geometrico non statico. ...».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

REGIONE

EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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