Cava de’ Tirreni (castello di Sant’Adiutore)

CENNI STORICI

«Il Monte Castello e il Castrum S Adjutoris di Cava de’ Tirreni è sicuramente uno dei luoghi da visitare in città. La collina sulla quale sorge il Castello ha sempre avuto importanza strategica, tanto che i Principi Longobardi vi edificarono una fortezza, a lungo decantata per le soluzioni architettoniche adottate. L’efficienza della struttura era data soprattutto da torri, terrapieni e mura. Il Castello di Cava de’ Tirreni fu realizzato probabilmente prima dell’anno Mille, come è testimoniato da alcuni documenti giunti fino a noi. L’importanza strategica e difensiva della struttura è testimoniata dal fatto che, nell’atto di donazione del feudo al Monastero della Santissima Trinità, il principe Gisulfo I tenne per sé il Castello, con lo scopo di difendere il territorio circostante».

«...Il complesso fortificato, che gli studi recenti e le evidenze archeologiche fanno risalire alla seconda metà dell’XI secolo, è costituito da un nucleo interno, che in origine includeva il “mastio”, ossia il torrione principale, e da una cinta esterna, che racchiude un’area di circa 9mila mq. Questo imponente sistema di mura è la parte meglio conservata del fortilizio, perché meno trasformato dagli interventi realizzati nella seconda metà del secolo scorso, ma anche quello più soggetto al degrado, causato soprattutto dall’azione spingente che i numerosissimi pini esercitano attraverso le loro robuste radici. ... Il “bastione est”, databile alla fine del XV secolo, è stato oggetto di uno scavo interno ed esterno, che ne ha rivelato le strutture e le imponenti dimensioni complessive; nel corso della delicata operazione di svuotamento del manufatto, seguita dall’archeologo dott. Gianluca Santangelo, sono stati rinvenuti numerosi reperti ceramici databili tra l’XI ed il XX secolo ed una rarissima moneta normanna della fine dell’XI secolo, coniata dal Viceduca Mansone di Amalfi. Il restauro, finalizzato alla conservazione di ogni piccola traccia del passato, è stato eseguito avendo cura di rendere ben distinguibili le integrazioni, strettamente necessarie per consolidare la struttura, dalle murature originarie. I materiali impiegati per le ricostruzioni, limitati a quanto scientificamente accertabili e comunque immediatamente riconoscibili, sono stati prelevati sullo stesso sito d’intervento e provengono da crolli delle antiche mura. La “torre nord” è sicuramente tra le parti più antiche del castello oggi visibili. Forse risalente in parte all’epoca della sua fondazione, alla fine del XV secolo, è stata inglobata in un poderoso bastione con cannoniere. Lo scavo ha rivelato notevoli stratificazioni ed il collegamento con una cinta muraria precedente l’attuale, oltre ad una cisterna in parte obliterata dalle strutture medievali e quindi risalente, con ogni probabilità, alla prima fase della costruzione. Sono inoltre emersi, anche in questo caso, numerosi frammenti ceramici medievali. Oggetto di restauro è stata, infine, anche la postierla, pregevole porta secondaria di accesso al castello, consolidata e resa pienamente leggibile nella sua funzione originaria. ... (Livio Trapanese».

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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