CASTRO DEI VOLSCI (resti della rocca di San Pietro)

CENNI STORICI

«...Con la conquista romana, molte colonie vennero dedotte in questa valle fertile, in cui si snoda l’asse viario principale di epoca romana, costituito dalla via Latina, che collegava Roma con l’Italia Meridionale con un percorso diretto ed agevole, attraversando proprio il territorio di Castro dei Volsci e collegando anche i vari centri posti a destra e a sinistra del fiume Sacco. Nelle vicende storiche della valle, Castro proprio per la sua centralità, si inserisce sin dalla preistoria con rinvenimenti di età paleolitica, databili all’industria litica di 700.000 anni fa. Il periodo volsco è testimoniato dai resti del circuito in opera poligonale di “ Monte Nero”. La conquista romana è attestata dai numerosi siti archeologici denunciati sul territorio, tra di essi il primo studiato ed edito è proprio quello del Casale, che testimonia il vissuto nell’area dall’età repubblicana all’alto medioevo. È proprio questo sito che fa di Castro dei Volsci un centro di notevole importanza archeologica ben oltre i confini locali. L’interpretazione delle strutture portate in luce, denuncia l’abbandono del sito nel IX sec. d.C., quando per il fenomeno legato all’incastellamento, la comunità del Casale si sposta sulla rocca di Castro dei Volsci, che da quel momento nasce come borgo medievale. Il periodo che va dall‘anno 1000 al 1816, vede il paese di Castro dei Volsci legato alle alterne vicende politiche delle varie famiglie nobiliari a cui fu affidata come castellania, pur rimanendo patrimonialmente appartenente alla Chiesa romana, come rocca con particolari funzioni strategiche nella provincia di Campagna. Nel periodo in cui trionfava l’ideale teocratico e si stava operando una profonda riorganizzazione del dominio temporale della Chiesa, Castro per la sua posizione di confine, a cavallo tra Stato Pontificio e Regno di Napoli, rientra nelle “munitiones” che i vari papi cercavano di mantenere “ad manus suas”, attraverso fidati castellani. L’abitato era sorto nelle vicinanze del monastero di S. Nicola, edificato dai Benedettini nell’anno 1000, in seguito per scopi difensivi l’abitato fu circondato da una cinta muraria che permetteva l’accesso alla rocca attraverso tre porte più esterne: Porta della Valle, Porta di Ferro, Porta dell’Ulivo ed al cuore della città attraverso la Porta dell’Orologio, la quarta e più interna. Numerosi furono gli attacchi subiti, sin dal 1165, anno in cui la rocca fu assaltata dalle truppe del Barbarossa, sino a tutto l’800 con le scorrerie legate al brigantaggio. Oggi sono visitabili sia la chiesa di S. Nicola con affreschi del Vecchio e del Nuovo Testamento del XI sec., sia le quattro porte con la relativa cinta muraria, ma anche molto di più si può ammirare passeggiando per il centro storico, ad es. botteghe medievali, vicoli caratteristici, figure apotropaiche, passatempi scolpiti nella roccia ecc… Importante fortezza a difesa dello Stato Pontificio, vede passare al suo governo personaggi di rilievo dell’amministrazione papale sino al 1409, anno in cui per la prima volta compare la famiglia Colonna. Anche per questo periodo le sorti del paese sono alterne e legate alle burrascose vicende dello scisma d’Occidente. ...».

Bibliografia e Sitografia

http://www.comune.castrodeivolsci.fr.it/oc/oc_p_elenco_nofoto.php?x=

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

IX sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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