Castelvetro di Modena (palazzo Rangoni)

CENNI STORICI

Non si conosce la data di costruzione del Palazzo Rangoni, ma un edificio, nello stesso luogo, se pure in forma diversa e più modesta, dovette nascere con il castello, intorno all'VIII-IX sec. Il Palazzo ospitava i Signori del Castello e, dopo l'avvento dei Rangoni (sec. XIV), quando Castelvetro divenne capoluogo del loro feudo (sec. XV), l'edificio si ampliò, assunse funzioni e caratteri più marcatamente residenziali e di rappresentanza. Subì, come gli altri edifici del Centro Storico, ingenti danni, nel 1501, a causa del terribile terremoto, che colpì Modena e la sua provincia. Scrive il Tiraboschi in Memorie storiche modenesi (1762): "La rocca cadde dal mezzo in su; il rimanente di essa screpolò fino al piede, di guisa che il 10 marzo 1502 rovinò poi fino alle fondamenta. Ruinò altresì una parte della chiesa, rimasero fessi ed atterrati per due terzi i merli, e distrutto per 20 braccia il muro del castello, dentro il quale le case rovinarono per maggior parte". In seguito a questo tragico evento, i Rangoni provvidero certamente, in breve tempo, alla ristrutturazione del loro palazzo, il quale, già nel 1564, poteva ospitare il poeta Torquato Tasso. L'edificio dovette assumere, proprio in questo periodo, la struttura e le caratteristiche, che ancora oggi si possono vedere: l'imponente entrata, anche per carrozze, l'ampio atrio con decorazioni a grandi conchiglie, il cortile interno, sul quale domina il ballatoio, che mette in comunicazione due ali del palazzo, e lo scalone per accedere al piano superiore. Durante il Rinascimento si arricchì pure di decorazioni, che si possono ancora ammirare nei soffitti di alcune stanze.

Bibliografia e Sitografia

http://www.comune.castelvetro-di-modena.mo.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=16615&idCat=16674&ID=16784

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PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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