CASTELNUOVO PARANO (castello Parano)

CENNI STORICI

«Nel 1059 l'Abate di Montecassino Desiderio, a difesa delle continue scorribande degli oppidani Frattenses, abitanti dell'odierna Ausonia, e dei minturnesi, con l'appoggio del duca Adenolfo V di Gaeta eresse un castello a scopo difensivo ma anche con l’intento di controllare la viabilità sottostante al monte Perano, di estrema importanza per il collegamento tra Cassino e l'area marittima. Possesso quasi sempre dell'abbazia, Castrum Novum è indicato nella porta bronzea della basilica, fatta realizzare dall'abate Desiderio per riportarvi tutti i possedimenti. Le vicende storiche del sito furono tali da renderlo sino al terzo decennio del XV secolo legato alla Terra di San Benedetto ad esclusione di brevi periodi, soprattutto nel corso del XIII sec. Si ricordano le occupazioni da parte di Adenolfo di Spigno nel terzo decennio e del conte Diopoldo verso la fine del secolo stesso. In epoca federiciana, nel 1229, l'imperatore diede Castrum Novum in possesso ai signori di Aquino, ma questi, nell'anno successivo, per mutate condizioni politiche lo restituirono all'Abbazia. Nel 1421 Braccio da Montone, in appoggio alla regina Giovanna II con l'aiuto di Ruggero Gaetani occupò Castelnuovo. Dopo sei anni la vertenza con l'abate Pirro Tomacelli si chiuse con l'acquisizione del paese al Gaetani e con l'assegnazione della giurisdizione spirituale all'abbazia. Del castello attualmente non si conservano molte strutture. È comunque possibile una lettura dell'insediamento, anche se probabilmente l'aspetto attuale potrebbe non essere più quello originale, vista la sicura necessità di interventi soprattutto per l'evento sismico del 1349, riconoscibili in una piccola torre laterale circolare con scarpata alla base. L’edificio, ormai diroccato, sorge al centro del paese. La sua planimetria si sviluppa a spirale intorno ad una torre a pianta quadrata, di cui si è conservato in alzato un lato, circondata da una cinta muraria che assume forma allungata in modo da sfruttare le caratteristiche del terreno e creare all'interno la possibilità di una residenzialità non esclusivamente militare. Si tratta di una tipica rocca con recinto allungato e corpo residenziale. Osservando gli avanzi castellani, si nota la quasi totale assenza di finestre e feritoie».

Bibliografia e Sitografia

http://castelliere.blogspot.it/2011/09/il-castello-di-sabato-24-settembre.html

 

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

VII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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