CASTELMAURO (palazzo ducale Jovine)

CENNI STORICI

Castelmauro è un piccolo comune di millenovecento abitanti in provincia di Campobasso (che diventano cinquemila durante le “Feste di Settembre”, quando moltissimi emigrati tornano a respirare “aria di casa”), situato sulle pendici del Monte Mauro a circa settecento metri sul livello del mare. Ha un clima salubre, paesaggio di alta collina, ma con la splendida visione della costa adriatica termolese. Ha un agro di quasi quattromila ettari, in parte ancora boschivo e per il resto coltivato a frumento, vigneti e oliveti. Al centro del paese e nel cuore del borgo antico, che conserva ancora oggi angoli incontaminati, sorge l’antico Palazzo ducale, le cui origini risalgono alla seconda metà del secolo XIII. Costruito nel punto più alto della contrada di Castelluccio (poi definita “Castelluccio Acquaborrana” per la posizione collinare in prossimità di un torrente), attirò numerosi insediamenti di contadini e pastori che in precedenza vivevano nelle contrade adiacenti. Nel corso dei secoli il Palazzo passò più volte di mano attraverso le famiglie nobiliari che, per vendita o per trasmissione ereditaria, ne rilevarono il possesso. L’ultimo feudatario fu il duca di Canzano che, nel 1809, lo cedette alla famiglia Jovine: pochi anni dopo (1815) venne istituita la monarchia napoleonica e abolita la feudalità. Nel 1885, dopo l’unità d’Italia, il paese cambiò nome e da Castelluccio Acquaborrana assunse l’attuale denominazione di Castelmauro. Il Palazzo ducale Jovine di Castelmauro è una compatta costruzione edificata in pietra locale, al pari delle altre costruzioni che sorgono nell’antico borgo; essendo stato costruito essenzialmente per scopi residenziali, è privo di torrioni o di altre strutture difensive. Al Palazzo si accede attraverso un imponente portale in legno, puntellato da chiodi di grosse dimensioni. L’interno si apre su un vasto cortile con pavimento acciottolato, dove s’affacciano alcuni locali che un tempo venivano utilizzati come magazzini e stalle. Le stanze dei piani superiori sono caratterizzate da locali spaziosi, con pavimentazioni in cotto e soffitti a volta oppure sostenuti da travoni in legno: una sontuosità architettonica che trova riscontro nei mobili pregiati e nei grandi caminetti che adornano le sale principali e la vasta cucina. Nella seconda metà del Novecento il Palazzo è stato un cenacolo culturale che ha visto transitare tra le sue mura personaggi come Albino Pierro, Francesco Jovine, Pietro Cimatti, Tommaso Fiore, Roger Pejrefitte, Giose Rimanelli, Sabino d’Acunto, Glauco Cambon, Domenico Fratianni, Aldo Turchiaro, Francesco d’Episcopo, Aldo Rosselli, Massimo Grillandi, Pietro Corsi, Mario Luzi, Maria Luisa Spaziani, Stanislao Nievo e tanti altri illustri personaggi della cultura, dell’arte e della politica.

Bibliografia e Sitografia

Palazzo Iovine-De Notaris Castelmauro,post inizio XIV - ante fine-XIV (beniculturali.it)

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

Previous Image
Next Image

info heading

info content


Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.