CENNI STORICI
Bussate pure alla porta del cuore di Gallipoli, quello antico che fa palpitare l’isola su cui sorge. Ma prima, intenti ad attraversare quel ponte in pietra che aggancia la parte vecchia alla parte nuova, lanciate uno sguardo a sinistra e noterete il Castello Angioino che galleggia sul mare.Con i suoi tre torrioni circolari e la torre poligonale, il sistema difensivo della città e del porto fu migliorato nel XVI secolo, quando venne realizzata un’ulteriore torre fortificata, il “Rivellino”, collegata alla fortezza principale da un ponte levatoio. Questa, in breve, la storia del Castello gallipolino, ma ora scendiamo pure nei dettagli e chiediamoci, innanzitutto, quali ragioni spinsero alla sua realizzazione.L’intera Puglia, si sa, è terra di castelli. La regione più orientale d’Italia è stata sempre un’area di grande importanza strategica e un corridoio di traffici commerciali di primo piano. Per questo motivo, tutto il suo territorio è punteggiato da strutture fortificate: nel Salento s’incontrano i castelli di Otranto, Lecce, Castro, Copertino, Corigliano d’Otranto e Poggiardo, solo per ricordare i più noti.Si arriva, così, a quello di Gallipoli. Circondato quasi completamente dal mare (questo è il suo tratto distintivo), fu innalzato ad est, in una posizione strategica a difesa della “Città Bella” e di quel porto che era un importante crocevia dei traffici con l’Oriente.Ma a quando viene fatta risalire la sua costruzione? La struttura, all’incirca così come appare ora (di pianta quadrilatera potenziata da torrioni agli spigoli, di cui uno ennagonale, il più antico, e tre circolari), è stata edificata successivamente all’assedio angioino del maggio 1269 che aveva mandato in frantumi la preesistente fortificazione.
Bibliografia e Sitografia
Castello di Gallipoli — ViaggiADR (uniba.it)
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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