CENNI STORICI
Configurazione Strutturale: Pianta vagamente quadrangolare con quattro torri fortificate verso gli angoli. Fondazione: XI secolo. Primo documento rintracciato: 18 gennaio 1145. Descrizione dello stato di fatto: Il maniero di Castelletto Sopra Ticino ha mantenuto l’antica struttura a pianta vagamente quadrangolare con quattro torri fortificate verso gli angoli: due di queste sono oggi inglobate nella facciata principale, mentre le altre, verso il fiume, nella parte del rustico, sono mozze e mutate nelle loro strutture. La torre più antica, che svolse funzioni di guardia, è quella situata a sud-est nel punto più prossimo al fiume. Oggi risulta mozza ed è databile all’XI-XII secolo. Ha pianta quadrata con possenti muri di ciottoli, rinforzati agli spigoli da conci in pietra; attualmente è coperta da un tetto a quattro falde con manto in coppi. Nel corso del XVI sec. l’edificio prese a trasformarsi in residenza secondo le necessità dei rispettivi proprietari. Buona parte del castello venne impiegata come abitazione, comprese le torri nord-ovest e sud-ovest; quella di sud-est e la parte orientale, invece, servirono per gli usi agricoli. La parte che ha subito più trasformazioni si identifica con l’ala occidentale. La torre nord-ovest, la cui ultima ristrutturazione è avvenuta nell’Ottocento, era coronata da una merlatura, oggi trasformata in altana, su cui venne realizzata una copertura a quattro spioventi. Sulla facciata principale è ancora visibile lo stemma dei Visconti d’Ornavasso, in pietra bianca d’Angera, mentre rimangono scolpiti sui pilastri del cancello d’ingresso i rispettivi stemmi nobiliari: quello del ramo dei Visconti d’Ornavasso e quello dei Visconti d’Aragona. Un ampio parco piantumato circonda l’intero edificio. Notizie storiche: Per l’edificazione della fortezza di Castelletto Sopra Ticino fu scelta una posizione strategica in vicinanza del fiume, su un poggio digradante verso lo stesso. Verosimilmente venne inizialmente eretta una torre che controllava l’attraversamento del Ticino; anche sull’altra sponda, quella lombarda nel comune di Sesto Calende, era presente una fortificazione e la località era detta Torre. Una indicazione relativa alla possibile esistenza di una fortificazione viene fornita dallo storico locale don Giuseppe Arista (1663-1725) che così afferma: Castelletto [...] che si dice sopra Tesino [...] trasse l’origine sua dal picciolo Castello, posto di guardia al magnifico Ponte fabbricato da Beloveso primo Re de Galli Cisalpini. Già posseduto dai da Castello, passò in seguito ai milanesi della Torre o Torriani. Nel 1275 i Visconti cercarono di impossessarsi del maniero, ottenendo il riconoscimento ufficiale solo nel 1329 quando l’imperatore Lodovico il Bavaro, in un diploma emesso a Pavia il 6 agosto, ne concesse il possesso a Ottorino Visconti, figlio di Uberto detto il Picco. Il sovrano si limitò a confermare ciò che Ottorino già amministrava, cioè […] il possesso del mero e misto imperio, della giurisdizione semplice e del castello e della terra di Castelletto, nonché dei pedaggi, dei dazi sulle merci e del diritto di pesca sul Ticino entro i confini del territorio. Nel 1358, per ordine del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, fu disposta la demolizione di alcune fortificazioni del novarese; tra di esse, secondo l’Arista, anche quella castellettese. Il castello ed il territorio comunale furono in seguito posseduti da Uberto che fece legittimare i figli Ermes e Lancillotto Visconti. Questi ultimi decisero di risiedere entrambi nel maniero e risolsero di dividerlo estraendo a sorte le due parti. Ancora oggi è presente un alto muro che divide il cortile interno: al primo spettò la parte settentrionale, al secondo quella meridionale. Di comune pertinenza rimanevano invece alcuni edifici esterni, quali la stalla, il fienile, l’orto e il terreno circostante. Entrambi gli eredi ebbero una numerosa discendenza, gran parte della quale si stabilì nel maniero castellettese. Per questo motivo vennero apportate numerose modifiche alla struttura esistente e realizzati nuovi locali in prossimità di quelli già presenti. Ermes nel 1413 fu nominato barone di Ornavasso, mentre nel 1464 un figlio di Lancillotto, Alberto, a titolo d’onore per i servigi resi al re Ferdinando d’Aragona, venne adottato da questi con il diritto di fregiarsi del cognome e dello stemma reale. Da Alberto, quindi, discese il ramo dei Visconti d’Aragona, con i Visconti d’Ornavasso consignori di Castelletto. Le due famiglie Visconti mantennero congiuntamente la proprietà del castello fino al 1896 quando si estinse il ramo d’Aragona con il marchese Alberto; l’altro casato ebbe invece a terminare con l’ultima discendente, baronessa Maria Teresa Visconti d’Ornavasso sposata a un conte Perrone di San Martino (testo di Stefano Della Sala; revisore: dott. Fiorella Mattioli).Bibliografia e Sitografia
https://castelliere.blogspot.com/2016/10/il-castello-di-venerdi-28-ottobre.html
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CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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