CENNI STORICI
Un castrum di Casoli è menzionato per la prima volta nel Memoratorium dell'abate Bertario di Montecassino, risalente a prima dell'833. La terra di Casoli appartenne, almeno a partire dal 1143, alla contea di Manoppello, che nel 1344 fu infeudata da Giovanna I di Napoli a Napoleone II Orsini.
La torre pentagonale attorno alla quale, verosimilmente, fu edificato il castello fu probabilmente eretta a partire dal XII secolo, nel periodo normanno, quale ampliamento di una preesistente torretta di guardia di epoca longobarda. Vi si stabilirono i popolani della cittadina romana di "Cluviae" (località La Roma), ormai assediati dai Saraceni. Ai Principi Orsini, il cui dominio sul feudo di Casoli ha interessato il corso del XIV e XV secolo, inclusa nella Contea di Manoppello, è attribuibile la definizione di un primo assetto strutturale della fabbrica.
Accanto alla Torre, che presumibilmente doveva avere dimensioni più ridotte, si sviluppa un corpo su due piani. L'assetto strutturale si consolida con i Principi d'Aquino, che acquistarono il Castello il 2 maggio 1642. A loro si deve la configurazione del "Palazzo", affiancato alla Torre. Il completamento definitivo della fabbrica, come si vede oggi, è stato effettuato nel periodo di proprietà della famiglia Masciantonio (1916 - 1982), i cui interventi hanno conferito al Palazzo un aspetto signorile.
Gli Orsini persero definitivamente il loro feudo nel 1514: Casoli e il suo castello appartennero poi a Fabrizio e Ascanio Colonna, quindi ai Carafa, ai Crispano e ai Filomarino; nel 1642 il feudo fu acquistato da Tommaso d'Aquino, nobile di Taranto, che nel 1645 ottenne per sé e i suoi eredi anche il titolo di duca di Casoli.
I d'Aquino tennero il ducato fino all'eversione della feudalità del 1806, ma conservarono la proprietà del castello nei decenni successivi. Nel 1858 Tommaso Enrico d'Aquino vendette il castello a sua moglie Teresa de Sangro, che nel 1863 lo cedette all'ex amministratore dei beni dei d'Aquino in Casoli, Domenicantonio Di Benedetto, che nel 1916 lo lasciò in eredità alla figlia Concetta, coniugata Masciantonio.
Pasquale Masciantonio, figlio di Concetta, fu un celebre avvocato e parlamentare e ospitò nel castello Gabriele D'Annunzio, di cui fu amico e finanziatore, Francesco Paolo Michetti, Francesco Paolo Tosti, Edoardo Scarfoglio, Matilde Serao, Guglielmo Marconi. D'Annunzio lasciò scritti sulle pareti della sua stanza numerosi pensieri.
I Masciantonio vendettero il castello al comune di Casoli nel 1982.
Recentemente è stato restaurato e reso accessibile per mostre culturali ed eventi civili, come la notte bianca. Nel 2019, vi sarà inaugurato il nuovo museo civico archeologico, che dovrà esporre i reperti scultorei, provenienti dalla città italica di Cluviae, presso contrada La Roma.
Bibliografia e Sitografia
https://www.sangroaventinoturismo.it/struttura/178-castello-ducale-masciantonio-di-casoli
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