CASAPULLA (palazzo marchesale Buonpane)

CENNI STORICI

Il palazzo dei Buonpane a Casapulla è uno dei più pregevoli esempi di antica dimora privata della Provincia di Caserta, fino a qualche anno or sono abitato ed ora in abbandono. La perdita delle funzioni residenziali ha portato rapidamente alla scomparsa di molte delle opere d’arte e mobili (anche nella cappella attigua al palazzo) e al drammatico peggioramento delle condizioni statiche. L’edificio attuale mostra una articolata e intricata stratificazione di interventi succedutisi nel corso dei secoli: alcuni di essi restano piuttosto oscuri e lasciano solo ipotizzare la struttura dell’edificio, altri relativamente più evidenti, suggeriscono volumetrie e datazioni più certe. In planimetria, il più antico edificio avrebbe avuto uno sviluppo sul fronte strada dal fianco destro della cappella. Questa parte più antica del palazzo probabilmente si organizzava intorno al piccolo cortile retrostante la cappella da due ali disposte a formare una U. Tale possibile prima configurazione edilizia, piuttosto angusta, sembra potersi riferire ad una ispirazione ancora tardo rinascimentale. Il tutto, comunque, lascia intuire ad una architettura modesta tipica di ceti mercantili, legati alle professioni e al piccolo possesso terriero. Al piano terreno sopravvivono, a testimonianza di questa fase più antica, tre vasti ambienti voltati in muratura, a crociera ribassata. Probabilmente, la seconda fase è da collocarsi ai primi del secolo successivo, forse proprio contemporaneamente alla costruzione della cappella, datata al 1704. A questa fase si deve la realizzazione dell’attuale corpo di fabbrica principale, sviluppato con andamento curvilineo a seguire la strada, sede dell’appartamento principale. La terza fase, l’ultima di grande espansione volumetrica della residenza, si individua nella parte entrando a destra del cortile, retrostante l’ala settecentesca. Vi appartengono la grande scala a giorno, tutto il corpo di fabbrica in cui è inserita, e la lunga ala ad essa contigua. Sulla scorta degli elementi decorativi evidenti, l’ampliamento fu realizzato,  probabilmente negli anni a cavallo tra fine ‘700 e il primo decennio dell’800. L’ultima fase di lavori di un certo rilievo si può ipotizzare abbia portato alla realizzazione del piccolo edificio, decisamente ottocentesco, di stampo borghese, a soli due livelli, che chiude il braccio del cortile maggiore verso il giardino. Alla sinistra dello stesso braccio è un edificio ad uso rimessa, in parte crollato. Gli interni del palazzo sono di straordinario interesse per le decorazioni superstiti che si rifanno ad almeno tre epoche.

La facciata è decorata da finestre rettangolari circondate da leggere cornici in stucco, a modanature parallele, appena rilevate dal paramento dell’intonaco liscio. Delimitano verticalmente gli estremi della facciata due fasce verticali che si congiungono senza soluzione di continuità alla fascia che corre sotto il cornicione e che, in corrispondenza di ogni finestra del piano nobile, anch’esse decorate con complicati disegni a stucco. Il portale di accesso è contornato da una semplice cornice ornato da un bizzarro cartiglio posto in posizione di chiave.

Il portale dà accesso ad un atrio, con volta a botte dove, al centro è affrescato lo stemma della famiglia, sostenuto da due angeli (con trombe) e da due puttini alati, in forme tardo barocche di buona mano, databili alla seconda metà del ‘700. Lo stemma è racchiuso in una forma curvilinea insolita, assimilabile ad un ovale deformato, formante una croce latina centrale, il tutto sottolineato da svolazzi di drappi e suggellati dalla corona sommitale, con cinque fioroni visibili alternati a delle punte.

Le venticinque sale del piano nobile sono interamente affrescate con decori di grande rilevo e prestigio. Importante decorazione parietale, dove le travature del solaio di copertura sono completamente ricoperte da carte da parato a fiori. Alle pareti sono cornici e decorazioni architettoniche che in origine decoravano completamente le superfici.

Il Palazzo dei marchesi Buonpane è purtroppo inaccessibile al pubblico a causa dello stato in cui versa.

Bibliografia e Sitografia

https://www.italianostra.org/beni-culturali/palazzo-dei-marchesi-buonpane/

https://ascaserta.cultura.gov.it/fileadmin/risorse/Rivista/07-03_Pietro_Di_Lorenzo__Il_Palazzo_Buonpane_di_Casapulla-_un_antica_dimora_privata_tra_settecento_e_ottocento.pdf

 

Articoli di approfondimento

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XVII sec.

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Discreto

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