CENNI STORICI
«A partire dal 1073 l’area entra, in toto, a far parte dei possedimenti della Badia di Cava, insieme ai territori limitrofi e, in particolare, a quelli di San Giorgio e San Zaccaria. A partire dalla fine del XII secolo però San Matteo visse un periodo di intenso spopolamento tant’è che si ritiene che la maggior parte delle entrate dell’Abate di cava fossero legate alle merci commercializzate nell’antico approdo. Della Chiesa non si avrà più notizia dal 1362 in poi. Il centro abitato, invece, fu annesso a Casalicchio a partire dal 1436, anno in cui ricadde nei possedimenti dei Sanseverino, e settant’anni dopo fu costretto ad affrontare una tremenda epidemia di vaiolo (che infestò anche località San Giorgio). Ma questa frazione del territorio casalvelinese ha assunto importanza nei secoli anche per un altro importante aspetto. È convinzione diffusa, infatti, che l’approdo di quella che all’epoca dei fatti era conosciuta come Marina di Casalicchio, fosse un luogo determinante per i traffici commerciali, non solo per le popolazioni dell’entroterra, ma anche per legni e vascelli di eserciti importanti come quello inglese e francese soprattutto a partire dal 1800. L’approdo risulterà ancor più importante a partire dalla seconda metà del 1500: fu proprio in quel periodo (e precisamente nel 1567) che fu dato il via ai lavori per la costruzione della Torre di Dominella. I lavori termineranno soltanto nel 1600; il primo torriere designato fu Martino Di Martino, nel 1605. Gli succedettero Fasano Scacco, Paolo Cammarota, Gioacchino Novella e Giovanni Carlo Schiavo».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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