CARATE URIO (castello di Urio)

CENNI STORICI

Forse eretto nel tardo Seicento, addirittura sulle rovine di una vetusta fortificazione. Fatto costruire dai conti Della Porta, infeudati di Urio nel 1731 che al termine della loro generazione cedettero ai Castelbarco per poi essere ceduto ai Dupuy. Nei primi anni dell’800 fu dei Melzi d'Eril che gli diedero il nome di Castello. Questi ultimi completarono l'elegante dimora, sistemando il vasto parco con la scalea ed il caratteristico cavalcavia che scende verso la riva del lago. Maria Teresa d'Asburgo Lorena, consorte del re di Sardegna Carlo Alberto, ne divenne proprietaria in seguito per poi cederlo agli Avogadro di Collobiano, che ospitò, Vittorio Emanuele II, con la consorte, Maria Adelaide subito dopo le nozze per star vicini ai genitori di lei che erano a Villa Pizzo di Cernobbio. I successivi possessori trascurarono l'edificio, che fu riattato nel 1871 dalla famiglia Richard; il giardino venne sistemato ed ampliato. Un ulteriore restauro ebbe luogo infine per le cure della signora Maccrery e del barone Langheim. Il fabbricato della villa è costituito da un grande blocco a pianta rettangolare sviluppato su tre piani di altezza con una parte centrale più alta composta da quattro piani. La facciata è contraddistinta da un frontone mistilineo e da una balaustra sommitale con statue ed è scandita da lesene ioniche. Le finestre del piano nobile presentano timpani centinanti e spezzati alternati. Da anni il castello è di proprietà dell'Opus Dei e vi si tengono convegni della Fondazione Rui

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

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