Caposele (ruderi del castello)

CENNI STORICI

«Nell'XI secolo in località Oppido venne eretta una struttura difensiva, ben presto rifatta durante le dominazioni normanna ed angioina. Nonostante ciò, le condizioni del castello risultavano ancora precarie, verso il XIV secolo, quando feudataria risultava essere la famiglia Bellini. Interventi dei successivi feudatari dovevano aver migliorato notevolmente la struttura, tanto che in epoca aragonese, vi venne celebrato lo sfarzoso matrimonio di Margherita d'Aragona. Il tremendo terremoto del 1694 inferse il colpo mortale al castello, facendolo crollare in gran parte, lasciando in piedi solo un torrione e parte delle mura perimetrali. I successivi terremoti completarono l'opera di demolizione del castello, di cui oggi restano solo pochi trascurati ruderi, qualificabili come resti di un antico castello solo grazie alla presenza di un cartello turistico informativo. In mancanza, si sarebbe indotti a ritenere tali resti, residui di un vecchio edificio fatiscente» - «La prima notizia di un feudo a Caposele, e quindi di un probabile Castello, risale al 1160, in piena epoca normanna, quando ne era feudatario Filippo di Baldano. La costruzione del primo Torrione in quest'area, innalzato a difesa del territorio circostante, risalirebbe all'Anno 1000, di questo sito oggi restano solo alcuni ruderi. La storia racconta che nel 1079 il duca di Calabria, Roberto Guiscardo, aveva fatto bruciare messi e casolari nonché distruggere Torri e Castelli, successivamente sono entrati in possesso delle terre di Caposele i Baldano, Conti di Conza. Questi ruderi ed un torrione cilindrico sono le vestigia dell'antico castello medievale che nel 1375 è stato lo scenario delle nozze di Margherita d'Aragona, e che appartenne anche all'umanista napoletano Jacopo Sannazzaro».

Bibliografia e Sitografia

http://www.irpinia.info/sito/towns/caposele/castello.htm - http://www.museodeicastelli.it/castelli/247-caposele-castello-longobardo.html

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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