CENNI STORICI
«Il casale fece parte dello Stato di Novi fino al 1452, anno in cui il Barone di Novi G. A. Marzano lo rese suo feudo vassallo facendone dono ad un nobile Novese tal G. A. Martirano. Passata la Baronia di Novi ai duchi di Monteleone, questi mostrarono il desiderio di riavere il casale ed il locale e redditizio Mercato di S. Lucia. Il figlio di G. A. Martirano, Giacomo, si fece pregio di donarlo al suo Signore D. Camillo Pignatelli nel 1522. Il figlio di questi duca Ettore Pignatelli vendette il feudo con tutti i diritti, Tribunale della giustizia e giurisdizione sulle cause civili compresi e il Mercato a M. A. Valletta per ducati 1300 di cui 800 corrisposti e i restanti 500 permutati con la Terra di Angellara con la giurusdizione criminale. Nel 1572 G. Battista Farao facoltoso segretario del duca Camillo Pignatelli Junior, comprò il Feudo di Cannalonga per 1000 ducati dal figlio del Valletta. Negli anni a seguire dimostrando lungimiranza e abilità amministrativa, riuscì a espandere e rendere il Casale completamente autonomo, economicamente forte e politicamente influente e quindi antagonista a Novi. ... Nel 1756 il barone don Toribio Mogrovejo in virtù del fatto che Cannalonga era già ducato ottenne dal re la concessione ufficiale di Ducato e la sua investitura a Duca considerando anche le sue nobili discendenze e i meriti acquisiti dalla sua famiglia in 900 anni di fedeltà alla Reale Casa di Spagna. L'ultima discendente dei Mogrovejo abita ancora oggi nello splendido Palazzo Ducale che fu ristrutturato ed ampliato nell'800» - «Sull’antica e magnifica Piazza del Popolo (un tempo denominata Orto dei Monaci) si affaccia il palazzo ducale dei Mongrovejo: risalente al secolo XVI, è munito di torri e di un cortile ricco di affreschi e statue».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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