CENNI STORICI
Arrivate ai nostri giorni, seppure in gran parte rimaneggiate ed incorporate nelle abitazioni, sono alcune torri di scolta, note quasi sempre con i nomi delle persone o delle famiglie che ne divennero proprietarie: Torre Jaluongo, sul verante sud-occidentale del monte; Torre San Mercurio, su vico Carnaio; Torre del barone Petitti, presso Porta Sant’Antonio Abate; Torre dell’abate Ginetti, in via Marconi, vicino a Porta San Nicola; Torre Filiberto Petitti, attigua a Porta Mancina; Torre Presutti, lungo viale del Castello; Torre Ferrante, attigua a Porta San Paolo; Torre Terzano, gia più volte citata. Nelle "indicazioni dichiarative" della pianta di Antonio Pace - al numero 13 - viene ricordata un’altra torre a protezione della Porta di Santa Maria della Croce, "distrutta nel 1805". Le chiese di San Mercurio e di San Bartolomeo, che presentano sulle fiancate feritoie e fori - del tutto simili a quelli delle torri e del castello - per cannoncini, archibugi, e spingarde, erano parte integrante del sistema di fortificazione urbana». «Di fronte all’antica Chiesa di San Bartolomeo, si erge il Torrione Terzano, un’antica vedetta rompitratto delle mura di cinta del Castello. Presso la Torre Terzano e la Chiesa di San Bartolomeo sono ancora visibili gli attacchi di un’antica Porta, che, evidentemente, si apriva proprio al loro interno. Ciò testimonia l’esistenza di una prima, piccola cinta muraria, che abbracciava da vicino l’antica fortezza, il nucleo originario dal quale sarebbe poi sorto il Castello Monforte, fatto erigere dal Conte Cola in epoca angioina.
Bibliografia e Sitografia
Torre Terzani Comune di Campobasso, 1456/00/00 post - 1463/00/00 ante (beniculturali.it)
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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REGIONE
EPOCA
XV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
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