CENNI STORICI
In un documento risalente al 1136 è contenuto il nome originario: “Campo Jovis” e, nella Bolla di Gregorio X si fa riferimento ad un convento di Sant’Antonino di Campo di Giove, di cui oggi rimane soltanto la memoria storica, e che pare facesse parte di uno dei sedici conventi fondati da Celestino V. Attualmente le chiese del paese facenti parte dell’unica parrocchia di Sant’Eustachio Martire sono: la chiesa omonima patronale, la chiesa di San Rocco, la chiesa di San Matteo e la chiesa di San Francesco sita all’interno del più ampio edificio denominato “Oasi di San Francesco”. Menzione a parte per la chiesa di San Paolo ubicata nel cuore del centro storico e destinata a diventare edificio civico polivalente, attualmente in attesa del termine dei lavori di consolidamento e di una piccola chiesa rupestre detta della “Madonnina di Coccia”. L’iniziale nucleo costruito intorno al “podium” (castello) fu protetto e difeso da mura e torri divenendo “castrum” (fortezza). Seguirono i domini dei vari signori del circondario, come i Caldora ed i Cantelmo, espressione locale della più ampia lotta tra Angionini ed Aragonesi che caratterizzò i territori del Meridione d’Italia a cavallo tra i secoli XIII e XV. A tutt’oggi, una delle vie del centro storico è denominata “Vico del Sacco”, testimonianza storica del saccheggio subito nel 1420 da Campo di Giove ad opera di Braccio da Montone (Andrea Fortebraccio), allorché il condottiero perugino, al servizio della regina Giovanna II, combatteva il Capitano Giacomo Caldora, a sua volta al servizio di Renato d’Angiò. ... Di sicuro interesse per il visitatore è il centro storico del paese che, seppur non esteso, rappresenta un esempio di architettura montana abruzzese tra i più significativi della zona, un’ormai consolidata tradizione ne fa poi, la suggestiva cornice del presepe vivente di Campo di Giove. Qui si trova “Casa Quaranta” (sec. XV) oggi centro polifunzionale con: museo delle “arti e tradizioni locali”, biblioteca, sala lettura, Internet Point ed esposizioni di opere dello scultore campogiovese Liborio Pensa. Nella piazza centrale Alberto Duval si trova invece Palazzo Nanni (sec. XVI) con annesso cortile adibito a parco pubblico. Un altro palazzo storico, attuale sede del municipio, è Palazzo Ricciardi (sec. XVIII), teatro di uno scontro a fuoco nel lontano 14 agosto 1862 tra gli allora proprietari e un gruppo di “briganti” che ne tentava l’assalto.
Bibliografia e Sitografia
http://www.comunecampodigiove.it/index...46 - Itemid=48
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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