Campigliano (fraz. di San Cipriano Picentino, ruderi del castello di Montevetrano)

CENNI STORICI

«Il Castello di Montevetrano (costruzione tipicamente angioina) si erge sulla sommità della collina omonima, presidio d’osservazione per l’accesso alla Valle del Picentino. Castrum romano sin dal III secolo a.C., tra l’XI e il XII secolo venne dotato di mura perimetrali, aperte sul lato nord dell’antica porta d’accesso e destinato (come anche il Castello di Salerno che fu di Arechi) a sorvegliare il territorio e soprattutto i ribelli picentini le cui insurrezioni segnarono la storia di tutta la valle. Il Castello è costituito da un recinto murario all’interno del quale svetta un donjon (una torre cilindrica) con saettiere. Sulla sommità della torre si notano ancora le caditoie dalle quali venivano precipitati sassi e altri oggetti contro eventuali assedianti. Il tipo di torre scarpata rimanda – come già sottolineato – a un ambito cronologico angioino (XIII-XIV secolo). In questa zona, sia sulla roccia che ai piedi delle colline sono attestati importanti ritrovamenti archeologici, testimoni dell’antica frequenza da parte dell’uomo. Per concludere una nota enogastronomica: ai piedi dei ruderi del Castello di Montevetrano si estende il vigneto più famoso d’Italia. Il vino DOC di Montevetrano, infatti, rappresenta il fiore all’occhiello della produzione vinicola dell’area dei Picentini».

Bibliografia e Sitografia
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PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

III sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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