BUONALBERGO (taverna di Monte Chiodo)

CENNI STORICI

«Il più antico documento sulla Taverna di Monte Chiodo è fornito da una relazione della Reintegra ordinata da Filippo IV al reggente Capecelatro (1650) in cui essa è citata; in questa occasione furono fatte le prime piante dei Tratturi, delle quali quella riportante il tratto su cui insiste la Taverna non è stato rinvenuto. Nel 1727 la Terra di Buonalbergo ed i Feudi Montechiuovi e Montemalo furono venduti da Ippolita Spinello (ultima erede di quella famiglia) a Baldassarre Coscia, duca di Paduli, per duemila ducati. Nella rivela del 1743 relativa ai Forastieri e Bonatenenti di Buonalbergo, sono riportati i beni del Duca di Paduli, Baldassarre Coscia, tra i quali sono "... La Taverna col passo in Montechiodo e con la piazza in questa medesima terra unitamente con li qui a basso descritti dei corpi di terreni alla medesima taverna assegnati per dote e per uso di campo ..." Altro riferimento alla Taverna risale al 1745, nel libro IV di Francesco Maria Pratilli, intitolato "Della Via Appia Riconosciuta e descritta da Roma a Brindisi". La Taverna di Montechiovo è riportata tra Buonalbergo e Casalbore lungo la via che da Benevento conduceva a Troia (Aecae). Va osservato, in proposito, che, sebbene il Pratilli commetta alcune imprecisioni di carattere topografico, il fatto che lòa Taverna sia riportata come unico elemento degno di nota tra Buonalbergo e Casalbore attesta non solo la sua esistenza antecedente al 1745 ma anche la sua fama» - «La Taverna era un tempo usata come luogo di sosta durante la transumanza (gli ultimi passaggi di pecore si sono registrati nel 1959) e fu a tale scopo costruita sul tratturo Pescasseroli-Candela, dopo la riorganizzazione dei tratturi angioini. La facciata principale si distingue per la presenza di due torrette cilindriche angolari, di aspetto difensivo, in corrispondenza della zona centrale si notano tracce di una loggia a tre archi. L’impianto planimetrico è a corpo doppio e triplo. I collegamenti verticali sono ottenuti tramite uno scalone interno di servizio a quattro rampe. Le coperture del piano terra sono voltate. In particolare il corpo anteriore, a sud, un’aggiunta posteriore ha un androne con volta a vela ribassata. Sempre nell’atrio, in corrispondenza del fronte laterale destro, è collocata una fontana in pietra squadrata che raccoglie l’acqua di un’antica sorgente».

Bibliografia e Sitografia

http://www.gruppoteatraledibuonalbergo.it/Tavernamontegiove.html - http://www.buonalbergo.eu/readarticle.php?article_id=12

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