BUONALBERGO (ruderi del castello di Boemondo)

CENNI STORICI

«Nel Catalogo dei Baroni si ha, forse, la prima testimonianza del nome moderno del paese riportata in un documento ufficiale. In documenti precedenti, intorno all’anno mille, lo si trova citato come "loco Alipergo" o solamente "Alipergo". Un recente studio di un glottologo ha posto in evidenza il fatto che il nome moderno di Buonalbergo potrebbe avere una doppia derivazione, una dialettale (il nome dialettale è Buoniprieolo) di derivazione molto antica, dalla lingua osca; l’altra medioevale e quindi da lingue germaniche. Il significato osco del termine dovrebbe indicare un luogo preminente, un poggio (come nel termine latino pergula). Il nome Buonalbergo potrebbe essere sempre un nome composto in cui Alipergo (il nome medioevale) deriva da Hari Berg (= rifugio per l’esercito). Riveste, dunque, grande importanza il toponimo e la sua esatta interpretazione ed origine in quanto fornisce importanti indicazioni sui primi abitatori della rocca, su uno sperone a valle del monte S. Silvestro: si dovrebbe trattare di un fortilizio longobardo prima e castello normanno poi, ubicato su quel roccione che oggi viene indicato come "lo Castiello" (il Castello) con il relativo abitato ai suoi piedi. Ma non è improbabile che lo stesso luogo fosse già utilizzato in passato da antichi abitatori italici. Cosa certa è che questo "loco" ha fornito uomini per la conquista della Terra Santa e tra questi uomini, primo fra tutti, Boemondo I da Buonalbergo, figlio di Alberada e Roberto il Guiscardo, insignito del titolo di principe di Antiochia.

Non si può, d’altra parte, mettere in secondo piano il fatto che nell’attuale territorio di Buonalbergo fosse ubicato un secondo castello, con relativo abitato, nella stessa epoca dell’altro, sul Monte Chiodo, conosciuto come Feudo di Monte Giove e distrutto nel 1122 da Guglielmo, duca di Puglia. Questo fatto potrebbe essere significativo poiché è probabile che la popolazione di quel feudo, a seguito della distruzione, sia, almeno in parte, confluita verso l’abitato più a valle, e quindi ne sia diventata parte integrante. Fatto certo, allo stato della ricerca, mancando la consultazione di eventuali documenti che possano far luce sull’abitato medioevale di Alipergo e non essendo mai stato avviato uno scavo archeologico, è che detto abitato fu distrutto nel 1495-96 durante la "discesa" in Italia dell’imperatore Carlo VIII e, forse, in parte rovinato a seguito di eventi sismici e frane. Sicuramente a seguito di questi eventi il paese fu riedificato immediatamente a monte del vecchio abitato e ne è prova una risoluzione della Consulta della Regia Camera su domanda di Alfonso de Guevara, signore di Buonalbergo, nell’anno 1515, che esimeva dal pagamento dei tributi i cittadini del paese, visto il forte impegno economico per la ricostruzione dell’abitato. Purtroppo, tale documento, è andato perduto e ne restano solo le citazioni degli storici del ‘700 e dell’800, i quali ce ne trasmettono il contenuto».

Bibliografia e Sitografia

http://buonalbergo.asmenet.it/index.php?action=index&p=247 (a cura dell'arch. Luigi Salierno)

 

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