Brescia (resti della torre Teofila, altre torri)

CENNI STORICI

Antica struttura difensiva della città della quale sfortunatamente attualmente resta visibile solo un modesto tratto tra l'altro incorporato nel retro del palazzo Martinengo Palatini, edificio costruito nel XV secolo e situato nella vicina piazza del Mercato. La torre risale alla fine del XII secolo e doveva far parte delle fortificazioni di Porta Sant'Agata.Sul rudere è affissa una lapide commemorativa a ricordo dell'eroica resistenza dei fratelli Lorenzo e Luigi Porcellaga» - «...Anche Brescia fu città di torri. Alcune sono ancora evidenti e segnano il paesaggio dell'antica città, come la torre della Pallata e la Mirabella, che firma il volto bresciano a distanza. Chi entra in città trova poi la possente torre del Popolo, che ha segnato la vita civica dei bresciani per almeno 800 anni. Una torre di minore evidenza, detta Torre d'Ercole, si vede tutt'oggi all'angolo fra via Cattaneo e via Cereto, mentre di altre abbiamo solo alcuni brandelli poco espressivi. Così è per una torre che si trovava sull'angolo fra via Trieste e via Cereto, che si crede fosse della famiglia dei Camignoni. Un brandello di torre è anche all'angolo fra via Gabriele Rosa e via Trieste e un altro fra la stessa via e via Gambara. Ancora qualche pietra ricorda la torre che forse faceva parte delle mura medievali in via Porcellaga, sull'angolo con via IV Novembre, nei secoli successivi chiamata torre Teofila. I torrioni militari del Castello, da quello cosiddetto dei Prigionieri a quello dei Francesi, caratterizzano ancora il paesaggio Bresciano, affiancandosi ai baluardi dello stesso Castello e delle mura cittadine, come a Canton Mombello o alla Pusteria. Ma mille altre torri e torrioncini sono andati distrutti e a malapena se ne conserva la memoria. La città verticale è stata mortificata e solo qualche fondazione talora emerge negli scavi. Tutte demolite furono le torrette che ritmavano le mura cittadine, dai nomi curiosi come Oliva, Cisterna, Sole, Luna e Stelle. Si sa di torri che sorgevano nell'area di piazza Vittoria, presso il Monte di Pietà e anche di fronte a Porta Bruciata. Una torre viene ricordata anche sulle pendici del Cidneo, forse verso Est, chiamata torre Saranci, e un'altra a Rebuffone. Il loro ricordo si perde nella notte delle incerte notizie, mentre un rammarico ben più consistente sta nella perdita della torre, ben documentata, che svettava, in concorrenza con la torre del Popolo, in piazza del Duomo. Un improvvido intervento edilizio, ne provocò il disastroso crollo del 1708. Non era il campanile di Venezia né il teatro alla Fenice e nessuno si mise a sbraitare che si dovesse subito ricostruirla. Cosi rimanemmo con una torre sola nella piazza e, in compenso, con molte nuove torri, laggiù, nella city delle banche e della tecnologia.

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_Teofila

https://www.tornquist.it/index.php?option=com_zoo&task=item&item_id=331&Itemid=144&lang=it

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

testo di Franco Rebecchi

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