BOVA (resti del castello normanno)

CENNI STORICI
«Il Castello di Bova, ridotto allo stato di rudere, sorge in cima ad uno sperone roccioso, sul cui lato sud si estende il paese. I pochi ruderi rimasti del castello, sono assolutamente insufficienti a poter ricostruire la planimetria dell'insieme. Gli ambienti ancora leggibili sono siti a quote diverse ed è difficile comprendere il loro legame, la loro funzione, anche per il fatto che si è avuta un'alterazione dell'orografia originale della collina. Dai pochi elementi si può affermare che il castello fu progettato e costruito su vari piani di elevazione le cui fondazioni poggiavano direttamente sulla roccia. Gli ambienti ancora esistenti si trovano su tre livelli: al piano inferiore un "salone" al quale si accedeva attraverso un "corridoio"; al piano superiore due stanze e ancora più in alto una piccola cappella con pianta rettangolare coperta con volta a botte e affrescata, di cui restano ancora le tracce. I muri interni hanno lo spessore di oltre 60 cm mentre quelli esterni ricavati dallo scavo della roccia, misurano m 1.50. Tali muri, realizzati a difesa del castello, presentano caditoie. Per la costruzione vennero usati mattoni di selce tagliata in lastre dello spessore di 5 cm, queste venivano poste in opera con malta calcarea dal colore giallastro. Al castello si addossavano le mura di cinta della città di cui faceva parte una torre, a pianta circolare, ancora oggi esistente. È probabile che le strutture esistenti siano di età angioina, fine del XIII secolo. Nei secoli XV, XVI, XVII, in seguito alle incursioni turche, il castello rappresentò un ottimo e sicuro rifugio. Al diroccato castello sono legate diverse leggende. Su di un macigno, tra le rovine del maniero, è ancora visibile l'orma di un piede di donna che un tempo le giovani del luogo andavano a confrontare con il proprio. Secondo una leggenda l'orma sarebbe appartenuta alla Contessa Matilde di Canossa, che aveva ricevuto il castello dal pontefice Gregorio VII. Se l'orma, quindi corrispondeva al piede di una fanciulla, questa avrebbe scoperto di discendere dalla Contessa di Canossa. Un'altra leggenda parla dell'orma della "Regina". Una Regina greca pare avesse fatto costruire il castello e se l'orma fosse coincisa con quella del piede di una giovane fanciulla, la fortunata avrebbe trovato il tesoro della regina».
Bibliografia e Sitografia
http://www.terredelmediterraneo.org/itinerari/aspromonte.htm
Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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