CENNI STORICI
La strada acciottolata scende attraverso l'antico borgo di Bocconi; notare a metà della discesa l'interessante torre Mazzoni (XIV secolo). Raggiunto l'alveo del fiume soffermarsi ad ammirare il ponte della Brusia (XVIII secolo) che in un'unica campata scavalca il fiume Montone. A monte del ponte è ancora ben visibile la presa d'acqua che serviva il mulino a valle.
Superato il ponte prendere a sinistra (verso il mulino) e dopo aver attraversato un moderno ponticello su un affluente, prendere a destra la mulattiera con indicazioni CAI 423 - Valbura mt 845.
Inizia subito la ripida salita su mulattiera selciata che con qualche tornante ci porta ben presto a superare un primo poggetto. Da qui la mulattiera diventa un sentiero sterrato che procedendo in salita a mezzacosta ci porta ai piedi dell'antico abitato. Un ultimo strappo e si esce sul piccolo pianoro dell'antica Bastia, oggi abbandonata e in completo stato di abbandono. Attraversato l'antico borgo, ormai invaso dalla vegetazione, dopo pochi metri un sentiero ci porta in cima al poggetto che sovrasta Bastia.
Qui sorgeva l'antico castello del quale non rimane traccia. In mezzo al pianoro una croce in ferro.
Il castrum Bucchoni, antico castello che sorgeva su di un poggetto situato lungo la mulattiera che unisce la valle del Montone con quella del Rabbi (ancora oggi in parte percorribile seguendo il sentiero 423 CAI che porta al passo della Valbura), in posizione dominante rispetto alla sottostante valle, sopra l'attuale Bocconi, appartenne nell'antichità ai monaci di San Benedetto, e successivamente ai conti Guidi di Modigliana e poi di Dovadola. Passò poi sotto il dominio di Firenze e vi rimase fino al 1425. Perse successivamente di importanza, contemporaneamente con la crescita del borgo posto a fondovalle.
Così la descrive il Repetti nel Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, edizione del 1843:
«...nella Valle del Montone, Comunità e due miglia toscane a libeccio di Portico nella Romagna Granducale, Giurisdizione della Rocca S. Casciano, Diocesi di Bertinoro, Compartimento di Firenze. È una chiesa parrocchiale presso i ruderi di un castello già detto di Planicorio, cui è restato il nome di Bastia. Risiede la chiesa sul fianco occidentale del contrafforte che scende dalla catena dell'Appennino fra S. Benedetto in Alpe e Premilcuore alla destra del fiume Montone e della nuova strada Regia di Romagna, fra dirupate balze di arenaria schistosa, alla cui base trasuda uno stillicidio di acqua solforosa. Varie pergamene dei secoli XIII e XIV provenienti dall'Abazia di S. Benedetto in Alpe parlano della chiesa parrocchiale di S. Lorenzo di Planicorio (oggi della Bastia), la quale conta una popolazione di 330 abitanti.
Bibliografia e Sitografia
appenninoromagnolo.it
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EPOCA
IX sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
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