Binasco (castello visconteo)

CENNI STORICI

Il Castello di Binasco, imponente struttura al centro del paese, presenta il tipico aspetto dei castelli viscontei di pianura. Ha pianta quadrangolare allungata, con alte mura merlate in laterizi a vista che cingono una ampia corte centrale, ed era protetto da forse quattro alte torri angolari quadrate (oggi ne rimangono solo due, oppure si stima che l'edificio possa essere rimasto incompiuto), nonché circondato da un ampio fossato, oggi riempito. L'ingresso principale è collocato in cima ad un piccolo ponte/rivelino. Il cortile presenta un porticato ed una loggia, probabilmente di epoca più tarda. Innalzato dai Visconti tra il XIII e il XIV secolo sui resti di una più antica fortificazione, il castello sorgeva al centro di un importante snodo viario tra Milano e Pavia. Nel 1418, le mura della fortezza furono testimoni di un'atroce tragedia familiare, quando Filippo Maria Visconti, sospettando di adulterio la moglie Beatrice Lascaris di Tenda, la fece decapitare al termine di un processo sommario; pare che l'episodio celasse in realtà oscuri risvolti politici. Binasco venne più volte assalita e saccheggiata; gli episodi più drammatici si svolsero nel 1658 per mano di un'armata francese, e nel 1796 ancora ad opera dei francesi, quando il Comandante Lannes, all'avanguardia delle truppe napoleoniche, ordinò il saccheggio del borgo per rappresaglia contro l'uccisione di alcuni suoi soldati, avvenuta in circostanze mai chiarite: nell'occasione, vennero trucidate quasi duecento persone, quasi tutte civili innocenti. Attualmente, il Castello ospita la sede del Comune di Binasco e di alcuni altri Enti pubblici

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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